La fine del 2025 potrebbe segnare una grossa svolta, soprattutto per quanto riguarda tutti coloro che vivono all’interno di un condominio. A distanza di più di 10 anni dall’ultima riforma, sembrerebbe che sia pronto ad entrare in vigore un nuovo disegno di legge che potrebbe cambiare completamente (e clamorosamente) le carte in tavola.
Il 17 dicembre scorso, a Roma, è stato presentata una nuova proposta, sostenuta da Fratelli d’Italia, che potrebbe apportare delle sostanziali modifiche e degli importanti cambiamenti su alcune questioni di fondamentale importanza per milioni di condomini italiani.
Qualora, infatti, questo progetto dovesse andare in porto, bisogna essere ben consapevoli che ci saranno delle interessanti novità non solo per coloro che sono morosi e che, quindi, hanno l’abitudine di pagare in ritardo, ma anche per quei condomini che sono abituati a pagare ogni cosa in contanti.
Insomma, una riforma che ha tutte le carte in regola per rivelarsi veramente sorprendente e controversa. E a confermarlo , d’altra parte, sono le diverse polemiche che si sono subito alimentate in queste ultime ore. Per tale motivo, quindi, bisognerebbe capire in che cosa consiste questo disegno e quali sarebbero le modifiche da voler apportare.
In che cosa consiste la riforma sul condominio: i punti chiave
La nuova riforma, che al momento non è stata ancora approvata ma solo presentata, è composta da una serie di novità. La prima riguarda il titolo di studio dell’amministratore di condominio. In particolare, si è richiesto che questa figura abbia una laurea che abbia a che fare con materie economiche, giuridiche o tecniche-scientifiche.

Una clausola del genere, da come si può chiaramente comprendere, rappresenta una grossa novità perché, fino ad ora, chi voleva esercitare il ruolo di amministratore di condominio poteva anche avere solo ed esclusivamente il diploma. Molto presto, invece, la situazione cambierà ed anche parecchio.
Inutile dire, ovviamente, che il testo salvaguardia coloro che sono iscritti ad albi e collegi professionali dell’area giuridica e tecnica, ma non ‘protegge’ gli amministratori di condominio ‘datati’. Inoltre, verrà istituito un elenco ufficiale, al quale si dovranno iscrivere coloro che hanno intenzione di esercitare tale professione. In caso contrario, si pagherà un’ammenda di 5 mila euro.
Oltre a questo, poi, è importante sapere che potrebbe non esserci più la possibilità di pagare in contanti. Tutti i pagamenti, quindi, dovranno essere tracciabili e, quindi, fatti tramite bonifico bancario o postale. Inoltre, in quei condomini che hanno più di venti partecipanti è necessaria la figura del revisore contabile, incaricato di certificare i conti.
Per quanto riguarda i morosi, invece, c’è una novità impensabile: se c’è anche un solo condomino che non paga, gli altri saranno costretti a pagare per lui. Insomma, una modifica non indifferente che, senza alcun dubbio, susciterà grande clamore e interesse.






