Condominio 2024: ecco chi paga davvero in caso di danni, non farti fregare

Conoscere le regole e le responsabilità per la gestione dei danni in condominio è essenziale per evitare di pagare più del dovuto.

In un condominio, la gestione delle spese e delle responsabilità per i danni può diventare un vero rompicapo. Tra parti in comuni e private, regolamenti condominiali e normative legali, è facile perdersi e finire per pagare più del dovuto. Con gli aggiornamenti costanti delle normative, poi, diventa ancora più importante essere informati e preparati per evitare sorprese spiacevoli.

La confusione su chi debba pagare per le riparazioni e su chi sia responsabile per eventuali danni è comune tra i condomini. La situazione può diventare ancora più complicata quando si considerano elementi come i balconi, la cui manutenzione ordinaria e straordinaria ha diverse implicazioni legali a seconda del tipo specifico di balcone. Che tu sia un proprietario, un inquilino o un amministratore di condominio, quindi, conoscere le regole è fondamentale per proteggere i tuoi interessi.

Chi paga per i danni in condominio? La risposta sorprenderà molti inquilini

In un condominio, i balconi possono essere soggetti a guasti e rotture, specialmente se esposti agli agenti atmosferici e privi di adeguata manutenzione. La responsabilità per i danni causati da un balcone rotto dipende dalla sua tipologia e dalla sua proprietà.

come si dividono le spese dei danni in un condominio
I danni causati da cattiva manutenzione sono risarciti dal proprietario responsabile – designmag.it

La manutenzione e le riparazioni dei balconi aggettanti, cioè quelli che sporgono dalla facciata dell’edificio e non sono essenziali per la struttura portante, sono generalmente a carico del proprietario dell’unità immobiliare. Allo stesso tempo, però, gli elementi decorativi sulla parte frontale del balcone (quelli che contribuiscono all’estetica dell’edificio) sono considerati parti comuni. In questo caso, le spese sono suddivise tra tutti i condomini in base ai millesimi di proprietà.

Nel caso dei balconi incassati (quelli integrati nella struttura dell’edificio e che servono a separare e sostenere i piani) le spese di riparazione sono divise tra il proprietario del piano superiore, responsabile di parapetti e pavimentazione, e quello del piano inferiore, responsabile del rivestimento del sottobalcone. Gli elementi decorativi di questi balconi, essendo parte della facciata, sono anch’essi considerati comuni e le spese per la loro manutenzione sono condivise tra tutti i condomini.

In generale, però, se un balcone mal tenuto provoca danni, il proprietario sarà ovviamente responsabile della manutenzione deve risarcire i danni. Questo principio vale sia per i balconi aggettanti che per quelli incassati. In caso di pericolo per l’incolumità delle persone, il proprietario responsabile della manutenzione può anche essere perseguito penalmente.

Se invece l’immobile è in affitto, le spese di manutenzione straordinaria spettano al proprietario, mentre l’inquilino è responsabile solo per la manutenzione ordinaria, come pulizia e manutenzione dei pavimenti e dei rivestimenti. L’inquilino deve inoltre segnalare tempestivamente eventuali problemi al proprietario e permettere l’accesso ai tecnici per le riparazioni. Le condizioni specifiche del contratto di affitto possono influenzare la ripartizione delle spese.

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