Condizionatore, in questi casi se li installi rischi multa salatissima: dici addio ai tuoi risparmi in un lampo

Installare un condizionatore in condominio non è sempre lecito: rischi multe e obbligo di rimozione se non rispetti la normativa.

Con l’arrivo dell’estate, molti proprietari di casa, sono spinti ad acquistare un impianto di climatizzazione. Tuttavia, l’istallazione del condizionatore in un appartamento condominiale comporta implicazioni legali e tecniche spesso sottovalutate. In alcuni casi, agire senza un’attenta verifica della normativa e del regolamento condominiale può tradursi in una vera e propria violazione che potrebbe avere conseguenze economiche pesanti.

L’arrivo dell’estate spinge molti proprietari di casa ad attrezzarsi con un impianto di climatizzazione. Tuttavia, l’installazione del condizionatore in un appartamento condominiale può comportare implicazioni legali e tecniche spesso sottovalutate. In alcuni casi, agire senza un’attenta verifica della normativa e del regolamento condominiale può tradursi in una vera e propria violazione, con conseguenze economiche pesanti.

Per evitare problemi è necessario controllare il Codice Civile e i regolamenti edilizi, questi stabiliscono precise regole per l’istallazione di impianti esterni, specialmente quando questi vanno a incidere sulle parti in comuni o sull’estetica dell’edificio. Dunque, prima di procedere, è fondamentale conoscere cosa prevede la legge e quali sono i vincoli che potrebbero limitare il diritto di installare il condizionatore.

Quando il climatizzatore può diventare un problema legale

Stando a quando stabilito dall’articolo 1102 del Codice Civile, ogni condomino ha la facoltà di utilizzare le parti comuni dell’edificio, purché non danneggi la destinazione né limiti i diritti altrui. Dunque, montare l’unità esterna del condizionatore sulla facciata condominiale o nel cortile è permesso solo ne caso in cui non comprometta il decoro architettonico, la sicurezza dell’edificio e l’uso delle parti comune da parte degli altri.

Operaio installa un condizionatore d'aria
Quando il climatizzatore può diventare un problema legale – designmag.it

In assenza di queste garanzie, si potrebbe andare incontro a richieste formali di rimozione e, in alcuni casi, a sanzioni pecunarie. Inoltre, l’articolo 1122 del Codice Civile consente di effettuare modifiche nelle proprietà individuali, ma anche in questo caso viene stabilito che non si deve arrecare danni alle parti comuni o all’equilibrio visivo dell’edificio. L’installazione deve essere comunicata all’amministratore, quest’ultimo dovrà poi informare l’assemblea condominiale, così da evitare successive contestazioni.

Un ulteriore ostacolo può derivare poi dal regolamento condominiale, questo potrebbe vietare l’installazione sulle facciate visibili dalla strada o impone soluzioni meno invasive. È bene tuttavia distinguere se il regolamento è assembleare o contrattuale: solo quest’ultimo, approvato all’unanimità e trascritto nei registri immobiliari o allegato all’atto di compravendita, può imporre reali limitazioni al diritto del singolo condomino.

Un elemento spesso trascurato riguarda proprio il decoro architettonico, definito dalla giurisprudenza come l’armonia estetica dell’edificio. In presenza di strutture d’epoca o palazzi di pregio, un condizionatore visibile dalla pubblica via potrebbe essere considerato lesivo dell’immagine dell’immobile, aprendo la strada a dispute legali e obblighi di ripristino.

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