Compromesso di vendita come annullarlo legalmente: i due casi in cui è possibile farlo

Come si annulla un compromesso di vendita? Ci sono solo due casi in cui è possibile fare ciò: vediamoli insieme dal punto di vista pratico

Viene definito compromesso di vendita il contratto preliminare che si stipula tra venditore e acquirente. L’acquisto di una casa, specie se non lo si ha mai fatto prima, è un passaggio molto importante. Tuttavia, per varie vicissitudini potrebbe capitare di voler cambiare idea in corso d’opera.

Come da titolo, esistono solamente due casi in cui è possibile fare ciò. Si tratta di una procedura complicata ma ampiamente diffusa, e spesso per volontà degli stessi acquirenti. Essendo un vincolo vero e proprio, scioglierlo non è facile. Ma ci sono delle scorciatoie che si possono prendere senza particolari problemi: ecco quali.

Come si annulla un compromesso di vendita?

Come al solito, il modo migliore per annullare un vincolo del genere è quello di informarsi bene sui propri diritti. Soltanto conoscendoli, ci si potrà tutelare nel migliore dei modi. Il recesso può avvenire dall’acquirente soltanto al fronte di determinati motivi, quali dolo, violenza, errore o incapacità di una parte.

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Punto per punto, questi aspetti possono essere riassunti molto semplicemente. Nel caso in cui per esempio si subisca una violenza, come per esempio intimidazioni a scopo di firma, il contratto in questione dovrà e potrà essere recesso. La firma di ogni contratto, come la legge stabilisce, deve essere consensuale sempre e comunque. Se così non fosse, in termini legali non avrà alcun tipo di valore.

Nel caso in cui sia stata richiesta e consegnata una caparra, ci dovrà essere la restituzione parziale. Arrivati a questo punto, ci sono due strade che si possono percorrere. Il primo metodo, è quello di giungere a un accordo tra le parti, dove il contratto annullato verrà alleggerito grazie alla mancata restituzione della caparra.

Ipotizzando una reazione contraria da parte di chi ha stipulato il contratto, la parte lesa potrà rivolgersi al Tribunale. A sua volta, la sede legale interpellata potrà risarcire eventuali danni o negare che l’accordo venga interrotto. Verrà tutto consegnato nelle mani della giustizia, la quale valuterà il caso con molta attenzione prima di pronunciarsi.

Nel caso in cui la motivazione del contratto dovesse essere di ragioni economiche, per mutui o derivati, la capanna verrà persa e il venditore dovrà essere interamente risarcito. Per quanto esistano ovviamente delle alternative, il recesso è un diritto che si può esercitare tranquillamente.

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