Cene delle Feste: con questi trucchi furbi dimezzo la pila di piatti sporchi da lavare

Durante le Feste capiterà di ritrovarsi con infinite pile di piatti sporchi da lavare dopo pranzi e cene: con questi consigli semplici si potrà ridurre la quantità e fare meno fatica.

Le Feste natalizie sono ormai alle porte e fervono i preparativi per i festeggiamenti in casa. Per molti queste rappresenteranno l’occasione per ritrovarsi con amici e parenti organizzando piacevoli e movimentati momenti conviviali. Nella maggioranza dei casi, questi si svolgeranno attorno ad una tavola imbandita, dove si consumeranno deliziosi banchetti a base di ricette tradizionali.

La cucina casalinga dunque, sarà alla base di pranzi e cene ricchi di portate, che passeranno da primi a secondi, senza dimenticare i numerosi antipasti, i contorni e gli immancabili dolci. Naturalmente il servizio non potrà che essere impeccabile. Per fare un’ottima figura con gli ospiti, si presterà sicuramente grande attenzione ai dettagli, allestendo una tavola abbellita da colorate decorazioni a tema e tirando fuori i migliori servizi.

Il risultato? Se da una parte si trascorreranno liete ore in compagnia, dall’altra ci si ritroverà inevitabilmente con interminabili pile di piatti sporchi da lavare e poca collaborazione. Un’incombenza a cui far fronte che potrebbe essere evitata conoscendo dei semplici trucchetti da mettere in pratica prima di ogni evento. Saranno utilissimi per risparmiare tempo e fatica.

Meno piatti sporchi con questi consigli: le Feste non saranno più un incubo

Invitare in casa propria gli ospiti per celebrare insieme le Feste è sicuramente emozionante, ma questo significherà per il padrone di casa fare i conti con le successive pulizie. La parte più faticosa sarà sicuramente lavare i piatti, che aumentano esponenzialmente rispetto al solito in queste occasioni. Esistono tuttavia, dei piccoli stratagemmi per evitare l’incubo dell’accumulo infinito, velocizzando la procedura durante e dopo il pranzo o la cena.

lavastoviglie aperta
Meno piatti sporchi con questi consigli: le Feste non saranno più un incubo – designmag.it

Sarà importante innanzitutto, preparare la lavastoviglie lasciandola vuota prima di iniziare a mangiare. In questo modo, i primi a finirci dentro saranno ciotole e contenitori usati per preparare. Via via che vengono serviti i pasti, i vari piatti sporchi saranno caricati velocemente, per concludere poi con gli ultimi dopo cena ed avere così la lavastoviglie pronta da avviare.

In questo modo il lavandino resterà sempre vuoto, fatta eccezione per eventuali pentole e padelle incrostate, che andranno invece lasciate a bagno con sapone ed acqua calda per la durata della cena. Anche gli stessi utensili utilizzati per cucinare possono essere ridotti in modo intelligente. Cucinando al forno o in friggitrice ad aria, ad esempio, si può sfruttare tutto lo spazio a disposizione cuocendo in un’unica teglia più grande, mentre sul fuoco si può optare per una pentola profonda e capiente se le quantità sono importanti.

Lo stesso si può dire anche degli strumenti comunemente usati per calcolare le dosi degli ingredienti. In queste occasioni, meglio dire addio a tazze e ciotole che fungono da dosatori. Piuttosto optare per una bilancia alimentare. Anche il tagliere può fare la differenza. Invece che usarne più di uno per le diverse tipologie di ingredienti, meglio seguire un ordine ben preciso di taglio e “riciclare” sempre lo stesso. L’ideale sarà tagliare il pesce per ultimo e dare la priorità a carne e vegetali. Mai dimenticare che alcuni oggetti dovranno essere disinfettati.

Infine, se nonostante le Feste il livello di informalità con gli ospiti lo consente, il trucco da veri furbi è cedere al monouso. Scegliendo tra prodotti sostenibili, è possibile portare in tavola piatti, bicchieri e perfino posate dall’aspetto gradevole e rispettose dell’ambiente, che evitano gli infiniti lavaggi dopo la cena. E per quanto riguarda il menù? Prediligere il fingerfood e le monoporzioni consentirà perfino di sostituire i piatti con un semplice tovagliolo.

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