C’è un errore catastale, possono fermare la demolizione? Brutte notizie per i proprietari: perché resta l’abuso

Che cosa fare se hai un problema con un abuso edilizio per la tua abitazione. Prendi bene nota.

L’abuso edilizio è una realtà purtroppo molto consolidato nella nostra Penisola. Spesso, però, i proprietari, per provare ad evitare la demolizione, contestano la presenza di presunti errori nella descrizione catastale dell’immobile. In molti potrebbero pensare che questo sia un sistema per fermare la demolizione.

In realtà c’è una brutta notizia per i proprietari: infatti, anche se ci fosse un errore catastale, questo non potrebbe fermare la demolizione perché rimane l’abuso. Ecco che cosa dice specificatamente la legge. 

La demolizione è valida anche in caso di errore catastale: ecco cosa dice la legge

Il Consiglio di Stato e la giurisprudenza amministrativa si sono espresse sulla questione dell’eventuale illegittimità dell’ordine di demolizione nel caso di errori catastali, dicendo che “l’eventuale erronea indicazione degli estremi catastali non infirma la legittimità dell’ordine di demolizione, purché il manufatto abusivo sia comunque identificabile senza incertezze“.

martello con demolizione
La demolizione è valida anche in caso di errore catastale: ecco cosa dice la legge – designmag.it

In pratica resta l’abuso, ovvero “la realizzazione di un’opera in assenza di titolo abilitativo, o in difformità da esso“, ed è per questo che vale l’ordine di demolizione. I dati catastali, infatti, hanno una funzione meramente accessoria e strumentale rispetto all’individuazione del bene.Nello specifico l’art. 31 del D.P.R. n. 380/2001 non impone che l’indicazione catastale sia perfettamente corrispondente alla realtà materiale, ma che l’oggetto dell’ingiunzione sia riconoscibile e localizzabile.

Ad esempio, si è proceduto comunque alla demolizione di una veranda realizzata abusivamente, pur in presenza di una parziale inesattezza della particella catastale indicata. Da qui discende che anche in caso di errore catastale non si possa fermare la demolizione. Ci sono però delle eccezioni: ad esempio, “se l’erronea indicazione determini incertezza assoluta sull’identità dell’opera, o venga emanata un’ingiunzione nei confronti di un soggetto completamente estraneo all’abuso, può configurarsi una violazione del principio di buona amministrazione e, in casi estremi, anche il diritto al risarcimento del danno“(come avvenuto nel caso trattato con sentenza Consiglio di Stato del 10 gennaio 2024, n. 359).

Dunque, a chiunque si chieda se si possa fermare la demolizione di un’immobile in caso di errore catastale, va detta la verità e cioè che no, non è possibile, perché rimane comunque l’abuso edilizio. Solo in certi casi limite, quando non si può identificare assolutamente l’identità dell’opera oppure venga emanata un’ingiunzione nei confronti di un soggetto completamente estraneo all’abuso, è possibile richiedere il risarcimento del danno, come disposto da una sentenza del 10 gennaio 2024 del Consiglio di Stato.

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