Casa piccola, poco spazio: ecco come riuscirò ad invitare tutti a Natale senza andare nel panico

Quest’anno il Natale si avvicina e mi ritrovo a fare i conti con una domanda che mi porto dietro da sempre: come faccio a invitare tutti in una casa così piccola? Mentre guardo il soggiorno, con i suoi metri contati e i passaggi stretti, una parte di me teme il caos, l’affollamento, la sensazione di non avere abbastanza spazio per far stare comodi i miei ospiti. Eppure, più si avvicina il momento, più sento che non voglio rinunciare per l’ennesima volta. Ho deciso che, stavolta, proverò davvero a organizzare una cena natalizia anche se lo spazio non è quello “da rivista”.

Ho quindi iniziato a pensare a come poter trasformare la casa per una sola serata speciale. Non ho bisogno di cambiamenti permanenti, ma di un ambiente temporaneamente più flessibile, capace di adattarsi alle esigenze della giornata. Nel farlo, sto scoprendo che lo spazio è molto più elastico di quanto sembri: non si tratta di avere una casa grande, ma di usarla bene nel momento giusto.

Il piano per tavolo e sedute: ciò che davvero farà la differenza

Il primo passo concreto è pensare al tavolo. Ognuno di noi ha un tavolo allungabile in casa, il mio è piccolo all’occorrenza e grande quando ne ho bisogno ma sto anche valutando modelli come il MELLTORP o il BJURSTA di IKEA, per riporlo o sfruttarlo in un angolo quando non serve. La sera della cena lo posizionerò in diagonale o al centro della stanza: già adesso, facendo qualche prova mentale, mi accorgo che questa semplice scelta permetterà di sfruttare ogni angolo senza creare confusione o intralcio.

sedie e tavoli ikea
designmag.it -Il piano per tavolo e sedute: ciò che davvero farà la differenza. Foto ikea.com

Per le sedie adotterò lo stesso principio. Non posso tenere dieci sedute fisse in casa, sarebbe impossibile, ma so già che le pieghevoli moderne risolveranno gran parte del problema. Ne posseggo alcune come le TERJE o le TÄRNÖ di IKEA, che da chiuse occupano pochissimo e che solitamente uso per il balcone. Il fatto che non siano tutte uguali non mi spaventa più: in un contesto conviviale ci si alza, ci si muove, si chiacchiera, e l’importante è la funzionalità, non la simmetria perfetta.

Immagino che questo mix di sedute e il tavolo allungabile daranno alla stanza una struttura completamente diversa, più dinamica e pronta ad accogliere.

Come riorganizzerò lo spazio e perché funzionerà

Un altro punto su cui sto ragionando riguarda i mobili. Mi sto già preparando all’idea di spostare il tavolino da caffè in camera per una sola sera, liberare un passaggio, avvicinare leggermente il divano al muro. Forse toglierò anche il tappeto: so che creerebbe intralcio e, senza di esso, lo spazio sembrerà più arioso. Immagino di poter far muovere le persone in modo più fluido, senza quell’effetto “ammassato” che mi spaventava.

Un’altra soluzione alternativa riguarda i ragazzi: preparerò un tavolino tutto per loro, in un angolo tranquillo o addirittura in un’altra stanza (perchè no, anche nella cameretta di mio figlio). So già che questa scelta renderà tutto più semplice, perché loro avranno uno spazio più adatto e riservato, mentre il tavolo principale sarà meno affollato. In un secondo momento ci potremo riunire tutti per i consueti giochi di gruppo, così ognuno avrà un po’ di tempo con i propri pari ed un po’ di tempo tutti insieme, visto che la giornata è lunga.

buffet per natale
designmag.it -Come riorganizzerò lo spazio e perché funzionerà

Per quanto riguarda gli appoggi, sto individuando superfici alternative che potrò usare per distribuire meglio bottiglie, antipasti e vassoi: la cassapanca vicino alla finestra, una mensola ripulita per l’occasione, perfino il mobile dell’ingresso. In questo modo il tavolo resterà più ordinato e accessibile e organizzerò un angolo buffet dove servire antipasti e dolci (che gli ospiti avranno a loro volta preparato per dividerci il lavoro).

Mai sottovalutare la manodopera

Avendo a disposizione tanta manodopera in più, potrò godermi la giornata e riuscire a tenere tutto sotto controllo e se ci sarà da spostare qualche mobile, lo faremo senza preoccupazioni. Quello che conta è stare insieme.

Sto immaginando come sarà: la casa forse non sembrerà più grande, ma potrà sembrare più viva, più funzionale, più adatta alla convivialità. Non posso dire che andrà esattamente così, perché Natale non è ancora arrivato, ma quello che sto preparando mi dà sicurezza. Per la prima volta sono convinta che la misura della casa non deciderà chi posso invitare, né la qualità della giornata.

Quest’anno proverò davvero a far entrare tutti, senza panico e senza rinunce.

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