Di Sergio Romeo | 14 Settembre 2010
Cappellini sperimenta con successo il campo delle librerie modulari con due modelli d’autore Erwan e Ronan Bouroullec: Cloud e Brick.L’idea di partenza è simile ma il risultato differente. Cloud, dall’ inglese nuvola, è una libreria modulare bifacciale in cui gli elementi, realizzati con tecnica rotazionale, in polietilene bianco, rosso, verde chiaro o verde scuro con vani passanti. Le unità svilippano insieme una forma pressoché romboidale per cui l’aggregazione, che avviene attraverso clips a pressione (ogni modulo viene fornito completo di due clips), si basa su uno schema di tipo diagonale.
Poco importa se gli elementi modulari verranno disposti con asse verticale o orizzontale perchè Cappellini è interessata alla sperimentazione. A richiesta, è disponibile la versione con illuminazione interna.
Brick, dall’inglese mattone, è una libreria modulare sovrapponibile in tamburato di legno laccato macroter bianco. Il principio aggregativo è più classico: i moduli sono elementi ad andamento orizzontale che si assemblano gli uni sugli altri. Sono disponibili a richiesta dei fermalibri in multistrato di pioppo e massello di faggio, laccati macroter nei colori viola, marrone, grigio, giallo fosforescente e arancio fosforescente. Sono disponibili in due altezze, una per i moduli intermedi, l’altra per l’elemento superiore e inferiore.
Brick è anche il nome di una rassegna dedicata al talento visionario dei due fratelli più famosi del design, una mostra itinerante che sarà un’occasione per osservare da vicino i progetti passati, familiarizzando con i processi di lavorazione e le fonti di ispirazione alle quali viene data una notevole rilevanza.
Parole di Sergio Romeo
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