Bonus prima casa: perdita dell’agevolazione se l’immobile è venduto prima di 5 anni, ma c’è un’eccezione poco conosciuta

Il bonus sulla prima casa viene perso se viene venduta entro 5 anni dall’acquisto, ma esiste un’eccezione: ecco qual è e come sfruttarla.

Una delle agevolazioni più utili fornite dal Governo è quella dedicata all’acquisto della prima casa. Si tratta di una serie di agevolazioni fiscali il cui scopo è aiutare nell’acquisto dell’immobile destinato a essere la nostra abitazione principale. Tra i benefici rientrano imposta di registro ridotta (o IVA in caso di acquisto da impresa) e il non dover pagare l’imposta di bollo. Non vanno pagati nemmeno i tributi speciali catastali e le tasse ipotecarie sugli atti assoggettati all’imposta di registro, nonché quelli necessari per gli adempimenti dal catasto e per i registri immobiliari.

Questo vantaggio è molto importante, soprattutto per i più giovani, tanto che fino alla fine del 2023 sono previste agevolazioni ulteriori per gli under 36. Ci sono, naturalmente, condizioni in cui questo bonus viene meno, come il mancato trasferimento nella residenza nei tempi previsti o la mancata alienazione della precedente prima casa entro l’anno dell’acquisto della nuova. Uno di questi termini è la vendita della prima casa entro 5 anni dall’acquisto. Ma su questo, secondo una recente decisione, c’è un’eccezione da considerare che non fa perdere il bonus.

Bonus prima casa, l’eccezione che lo salva in caso di vendita: ecco quando

Secondo la Cgt del Lazio, infatti, dopo la sentenza n. 6331/2023 risalente allo scorso novembre, esiste una condizione in cui il bonus prima casa non è perso dopo la vendita. La sentenza, infatti, decreta che le agevolazioni rimangono se la vendita avviene in caso di separazione. Se il motivo della vendita è quindi il divorzio, è possibile mantenere le agevolazioni anche dopo la vendita.

L'eccezione che ti fa tenere il bonus della prima casa
In caso di separazione si fa un’eccezione per la perdita del bonus della prima casa – DesignMag.it

Per mantenere le agevolazioni è necessario che nell’atto venga indicato che il trasferimento sia parte degli accordi patrimoniali tra i coniugi omologati dal Tribunale. La vertenza in questione, analizzata dai giudici tributari, si basava su un avviso di liquidazione arrivato dall’Agenzia delle Entrate di Roma. Questi intendevano revocare le agevolazioni concesse durante l’acquisto della prima casa. La ripresa fiscale scaturisce dalla rivendita della casa prima dei 5 anni senza poi procedere, entro un anno, all’acquisto di un nuovo immobile come abitazione principale. Di conseguenza, per continuare a ricevere il bonus, è necessario acquistare un nuovo immobile entro un anno dalla vendita.

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