Bonus energia ricchissimo: si ottiene tramite graduatoria, ecco come funziona e perchè vale tanto

Poter beneficiare di un bonus per ridurre gli importi in bolletta è oggi più che mai di enorme importanza. È stata pubblicata la graduatoria degli aventi diritto.

Tutti sono oggi consapevoli del fatto che razionalizzare i consumi è la prima ‘arma’ per far fronte alle bollette stellari di gas ed energia elettrica che da ormai un anno hanno messo in ginocchio migliaia di famiglie ed imprese italiane. I governi Draghi e Meloni hanno fatto il possibile per venire incontro ai cittadini con misure che andassero a calmierare Iva ed oneri di sistema in maniera tale da ammortizzare gli importi in bolletta ma si è trattato di interventi a scadenza e che hanno richiesto l’impiego di un’enorme quantità di risorse. Parallelamente sono stati introdotti anche specifici bonus ed agevolazioni rivolti ai redditi più bassi, veri e propri sconti applicati automaticamente in bolletta per ridurre le cifre da versare mensilmente. Ma non finisce qui.

Bonus energia, molti soldi per tantissime persone: pubblicata la graduatoria definitiva

Oltre ai bonus ‘nazionali’ anche alcune regioni hanno valutato l’opportunità di introdurre degli incentivi su scala, per l’appunto, regionale. Aiuti economici extra applicati sempre in bolletta e riguardanti nuclei familiari in stato di bisogno. È il caso della Regione Lazio che ha previsto per il 2023 uno specifico Bonus Energia e che di recente ha pubblicato le graduatorie degli aventi diritto e anche dei respinti con annessa motivazione. Il termine per richiedere questa agevolazione si è concluso l’11 agosto: si tratta di un sostegno ‘una tantum’ del valore di 150 euro destinato alle famiglie residenti a Roma. L’amministrazione regionale lo ha predisposto, come specificato sul sito ufficiale, “per fronteggiare gli aumenti delle bollette dell’energia elettrica”.

Bonus energia di 150 euro erogato dalla regione lazio
Quali famiglie sono in graduatoria per il bonus energia (designmag.it)

Per controllare lo stato di avanzamento della pratica, a partire dal mese di agosto i richiedenti hanno avuto l’opportunità di controllare personalmente accedendo mediante credenziali SPID, CNS o CIE. E hanno potuto verificare se la domanda sia stata ammessa, ovvero se abbiano i requisiti previsti dal bando per essere inseriti in graduatoria oppure respinta, qualora non si abbia diritto al contributo. Alcune domande potrebbero essere state ‘sospese’ al fine di effettuare verifiche ulteriori dando al richiedente ulteriori 15 giorni di tempo per rispondere attraverso la piattaforma.

Nel mese di novembre è stata infine pubblicata l’attesa graduatoria: per ragioni di privacy non sono ovviamente presenti i dati anagrafici dei richiedenti, bensi l’ID della domanda che compariva al termine dell’inserimento dei dati sul portale. I pagamenti verranno dunque corrisposti ai beneficiari (in graduatoria sono presenti fino ad un Isee di 24.690,11 euro) entro il 31 dicembre 2023. Per quanto riguarda gli esclusi, tra le principali ragioni vi sono l’Isee non conforme oppure incompleto o ancora non in corso di validità alla data di presentazione della domanda.

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