Bonus casa si può passare agli eredi? La risposta inaspettata

Ecco cos’è importante sapere a riguardo del possibile cumulo dei bonus sulla casa e la possibilità del passaggio delle detrazioni agli eredi.

È possibile, secondo la normativa vigente, usufruire contemporaneamente di due bonus diversi dedicati alla propria casa, come ad esempio il Bonus Ristrutturazione e quello dedicato alla rimozione delle barriere architettoniche? La risposta a questo quesito è positiva: chiunque sia proprietario di un immobile potrà richiedere ed utilizzare due “bonus casa” per due lavori che potranno avvenire nello stesso periodo di tempo.

L’unica prescrizione che è necessario rispettare è che i due “bonus casa” non vengano impiegati per lo stesso lavoro di ristrutturazione. Per esempio, nel caso si decidesse di voler procedere simultaneamente con un intervento di ristrutturazione nel proprio bagno di casa, per modificare e sistemare gli infissi, e con un intervento nel salotto, è importante essere a conoscenza di quali percentuali delle detrazioni è possibile usufruire.

È possibile trasferire le detrazioni “bonus casa” già richieste agli eredi in caso di morte del proprietario?

Se, nell’ambito di uno stesso piano di lavoro edilizio, per l’operazione di ristrutturazione degli infissi del bagno si volesse utilizzare la deduzione al 75% per le barriere architettoniche, si dovrà richiedere un bonus per le ristrutturazioni al 50% dedicato agli “interventi differenti” nel caso si voglia anche installare nel salotto un camino e una canna fumaria, aprendo una porta e una finestra nel muro adiacente.

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In caso di morte le detrazioni ottenute possono passare agli eredi? Ecco cosa sapere Designmag.it

Nel caso sfortunato in cui il proprietario di una casa, che avesse precedentemente richiesto ed ottenuto uno o più bonus dedicati alla ristrutturazione, dovesse morire, è possibile trasferire il godimento di questi benefici agli eredi, come per esempio al marito, anche se non ci dovesse essere comunione dei beni? Anche in questo esempio, la risposta sarebbe ugualmente affermativa. In primo luogo, l’aspetto della comunione dei beni sarebbe completamente irrilevante.

Nonostante la morte del proprietario che aveva richiesto i bonus, sarebbero l’erede o gli eredi, in qualità di nuovi proprietari, a mantenere i requisiti per l’utilizzo delle detrazioni pluriennali. Nella situazione particolare del marito vedovo che eredita l’immobile dalla moglie, egli è in modo incontestabile il nuovo proprietario sia che ci fosse o non ci fosse stata precedentemente la comunione dei beni; di conseguenza, in qualità di possessore della casa potrà tranquillamente continuare a godere della percentuale spettante delle detrazioni.

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