Attribuiamo sempre la colpa delle nostre bollette salate ai consumi spropositati che abbiamo oppure ai rincari dell’ultimo periodo. Ma la causa potrebbe essere un’altra ovvero un guasto elettrico.
Ma come capire se ci sono problemi all’impianto elettrico? Anche chi non è un elettricista può riuscire a capire se c’è qualcosa che non va, e risolvere il problema, in modo da non ricevere più bollette salate oltre ad evitare conseguenze più serie.
Come individuare un guasto elettrico e risparmiare in bolletta?
Individuare un guasto all’impianto elettrico di casa non solo ci eviterà delle bollette salate ma è essenziale per evitare pericoli come corto circuiti e incendi.

Un guasto elettrico si verifica quando la tensione o la corrente in un impianto o in un apparecchio non rientrano nei limiti considerati sicuri e corretti per il normale funzionamento (valori nominali). Quando questi valori si alterano, la situazione diventa rischiosa per chi abita in casa, per le cose o gli animali. È fondamentale interrompere l’alimentazione all’istante.
Questo limite, per le abitazioni civili, è fissato intorno ai 220/230 V stando alla norma CEI EN 50160. La corrente nominale, invece, varia in base agli apparecchi collegati e alla loro potenza e per questo gli impianti devono essere progettati per sostenere il carico elettrico previsto senza surriscaldarsi. Per capire se c’è un guasto, ecco i segnali più comuni:
- black-out improvviso in casa (solo nella propria, non nel resto del quartiere)
- scatti frequenti del salvavita
- puzza di bruciato proveniente da prese, cavi o quadri elettrici
- scintille o fumo da prese elettriche o interruttori
- elettrodomestici che non si accendono senza motivo
Tutto questo potrebbe essere dovuto ad un sovraccarico elettrico (quando si usano troppi elettrodomestici insieme), ad un corto circuito (causato da due fili con polarità diversa che entrano in contatto, causando lo scatto dell’interruttore magnetotermico). Ancora, potrebbe essersi rotto un elettrodomestico provocando interruzioni o addirittura corti.
Altre motivazioni sono relative all’umidità o alle infiltrazioni d’acqua che penetrano in prese o cavi, provocando corti o facendo scattare il salvavita. Infine, un impianto non a norma o vecchio potrebbe non sopportare i carichi elettrici moderni. Quando si verifica un guasto bisogna essere prudenti e non toccare mai prese o cavi se c’è un cortocircuito (o si sospetta) o si avverte puzza di bruciato.
Comunque, se non ci si sente in grado di verificare il tutto sarà meglio rivolgersi ad un elettricista, anche per controllare il quadro elettrico e verificare se è scattato il salvavita e/o un magnetotermico. Dopodiché, scollegare tutti gli elettrodomestici e controllare le prese, per poi riattivare l’interruttore scattato: se rimane attivo, il problema potrebbe essere causato da uno degli apparecchi.
Quindi, collegare uno alla volta fino a trovare quello che fa scattare l’interruttore. Se il guasto non si risolvesse sarà opportuno chiamare un elettricista professionista. Tanto si può fare per prevenire dei guasti come:
- non usare prese multiple o prolunghe rovinate
- evitare che l’acqua entri in contatto con gli apparecchi elettrici
- effettuare controlli periodici dell’impianto (soprattutto se la casa è vecchia)
- installare dispositivi salvavita e magnetotermici a norma CEI
- rivolgersi a tecnici qualificati per eventuali modifiche o installazioni elettriche.