Chi ha un grande balcone lo rende in genere più bello riempiendolo di vasi con delle piante ma in realtà “creare” un’oasi verde in questo spazio all’aperto può incontrare dei limiti. Infatti, mettere dei vasi nel balcone è qualcosa che ci espone a delle responsabilità e anche a dei rischi sanzione.
Bisogna sempre controllare di rispettare le regole, specie se si abita in un condominio, ma non solo. Ecco a cosa devi fare attenzione quando metti delle piante in balcone.
Se hai delle piante in balcone evita questo altrimenti rischi una multa
Ci sono dei rischi legali ed economici legati al mettere delle piante e fioriere in balcone. Non si ha infatti così tanta libertà come si immagina in tal senso. Bisogna innanzitutto controllare il regolamento condominiale prima di mettere dei vasi con piante in balcone.
Questo documento può infatti contenere divieti o limitazioni specifiche sull’apposizione di fioriere, in particolare quelle che sporgono all’esterno della ringhiera o del parapetto. Questo limite serve per rispettare il decoro architettonico dell’edificio, per evitare disordine o, soprattutto, per ragioni di sicurezza.
Se il regolamento non dispone nulla in merito, non si ha comunque carta bianca perché bisogna rifarsi a ciò che è contenuto nell’articolo 1122 del Codice Civile, che impone al singolo condomino di non eseguire nessuna opere nella propria unità immobiliare che possano arrecare “danno alle parti comuni ovvero determinino pregiudizio alla stabilità, alla sicurezza o al decoro architettonico dell’edificio”.

Ma non solo: un vaso appeso all’esterno del balcone, è esposto agli agenti atmosferici e a potenziali cedimenti strutturali. Quindi, stando all’articolo 675 del Codice Penale viene punito con una sanzione amministrativa chiunque collochi oggetti in modo pericoloso, senza le dovute cautele per evitarne la caduta. Collegato a ciò c’è l’articolo2051 del Codice Civile sulla “responsabilità per danno da cose in custodia”.
Quindi, il custode dell’oggetto cioè il proprietario del vaso, è sempre responsabile dei danni che questo provoca, a meno che non riesca a provare il “caso fortuito”, una circostanza imprevedibile ed eccezionale. Dunque se per esempio un vaso cadesse dal balcone su un parabrezza di un’auto, il proprietario del vaso sarebbe tenuto a pagare l’intero risarcimento danni (anche migliaia di euro).
Se il vaso colpisse un passante, le conseguenze diventerebbero drammatiche, con responsabilità civili e penali gravissime. Ancora, un altro problema è quello relativo all’acqua di quando si annaffia che potrebbe finire nel balcone di sotto: questa situazione può diventare motivo di contenzioso legale. Se episodi di gocciolamento di acqua e terriccio sul balcone del piano inferiore sono ripetuti e costanti, questo comportamento potrebbe configurare un illecito civile, perché impedirebbe al vicino di godere pienamente della sua proprietà.
Quindi, per evitare tutti questi problemi, è sempre bene controllare il regolamento condominiale, fare attenzione che il vaso sia impiantato stabilmente in modo da non rappresentare un pericolo per niente e nessuno. Infine, per evitare che l’acqua finisca nel balcone del vicino al piano inferiore, è sempre essenziale utilizzare sottovasi, innaffiare lentamente e farlo in orari come la mattina presto o la sera tardi per recare meno fastidio possibile.