Bagno cieco, umidità e formazione di muffe: metti queste piante ed il problema sarà risolto

Il bagno senza finestre rappresenta una delle sfide più complesse nella gestione degli ambienti domestici.

L’assenza di ventilazione naturale crea condizioni ideali per l’accumulo di vapore acqueo, che si deposita sulle superfici favorendo la crescita di muffe e batteri. Questo problema non è solo estetico: le spore fungine possono causare allergie, irritazioni respiratorie e peggiorare la qualità dell’aria che respiriamo quotidianamente.

Molti ricorrono a deumidificatori elettrici o ventilatori, ma esiste una soluzione naturale, economica e decorativa: utilizzare piante specifiche capaci di assorbire l’umidità ambientale. Queste alleate verdi trasformano il vapore in nutrimento, purificando contemporaneamente l’aria da sostanze nocive. Scopriamo quali specie sono più efficaci per risolvere definitivamente il problema dell’umidità nel bagno cieco.

Le piante che trasformano l’umidità in salute

Alcune specie vegetali hanno sviluppato meccanismi evolutivi straordinari per sopravvivere in ambienti con scarsa illuminazione e alta umidità. La felce di Boston è una campionessa nell’assorbimento del vapore acqueo: le sue fronde eleganti catturano l’umidità attraverso gli stomi fogliari, utilizzandola per la fotosintesi anche in condizioni di luce ridotta. Questa pianta non solo riduce la condensa sulle pareti, ma filtra anche formaldeide e xilene, sostanze chimiche spesso presenti nei prodotti per la pulizia.

Un lavandino ed uno specchio con delle piantine
Le piante che trasformano l’umidità in salute – designmag.it

La tillandsia, conosciuta come “pianta dell’aria”, è ancora più sorprendente: priva di radici nel terreno, assorbe acqua e nutrienti esclusivamente dall’atmosfera circostante attraverso tricomi specializzati sulle foglie. Può essere appesa al soffitto o posizionata su mensole senza bisogno di vasi, rendendola perfetta per spazi ridotti. L’orchidea Phalaenopsis, contrariamente a quanto si pensa, prospera negli ambienti umidi del bagno: le sue radici aeree assorbono umidità e la sua fioritura aggiunge un tocco di eleganza. Queste piante lavorano silenziosamente 24 ore su 24, riducendo l’umidità relativa fino al 10-15% negli spazi chiusi.

Creare un ecosistema green nel bagno senza finestre

Per massimizzare l’efficacia delle piante nel bagno cieco, è fondamentale posizionarle strategicamente e creare le condizioni ottimali per la loro crescita. Il pothos è una scelta eccellente per principianti: le sue lunghe liane possono essere fatte crescere lungo le pareti o cascanti da mensole alte, moltiplicando la superficie fogliare disponibile per assorbire umidità. Questa pianta tollera anche illuminazione artificiale e richiede annaffiature sporadiche.

La sansevieria, o “lingua di suocera”, è praticamente indistruttibile: emette ossigeno durante la notte (a differenza della maggior parte delle piante) e può sopravvivere settimane senza cure. Le sue foglie carnose immagazzinano acqua, rendendola perfetta per chi dimentica le annaffiature. Per chi dispone di piccole mensole o nicchie, la zamioculcas è ideale: compatta, resistente e capace di purificare l’aria da benzene e toluene.

È importante ricordare che anche con scarsa luce naturale, una lampadina LED da 6-8 watt con spettro bianco freddo può fornire l’illuminazione supplementare necessaria. Posiziona le piante lontano da spruzzi diretti della doccia ma in zone dove possano beneficiare del vapore. Con 3-4 piante ben disposte, anche il bagno più umido diventerà un’oasi verde e salubre.

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