Abitare in un condominio significa dover dare conto agli altri condomini quando si effettuano interventi di ristrutturazione. In caso contrario si rischia di dover interrompere i lavori e perdere molto tempo e soldi. Prima di agire, dunque, meglio sapere qual è la prassi normativa da seguire.
Arriva per tutti il momento di dover ristrutturare casa. Una decisione da non prendere con leggerezza perché onerosa in termini di costi, pazienza e tempo. Eppure se l’immobile è vecchio, gli impianti cominciano a mal funzionare, se è presente muffa o l’isolamento termico/acustico non permette di vivere serenamente bisogna mettere mano al portafoglio e rinnovare.
In più c’è la Direttiva Case Green che spinge gli italiani a riqualificare l’abitazione dal punto di vista energetico per evitare che perda valore sul mercato. Sostituzione degli infissi, della caldaia, dei pannelli solari sono alcuni dei lavori che aiutano ad alzare la classe energetica dell’immobile. Insomma, il momento della ristrutturazione arriva per tutti, l’importante è conoscere come agire se si abita in un condominio.
La regola fondamentale da seguire prima di iniziare i lavori in casa
La procedura pratica e burocratica è simile tra ristrutturazione di una casa indipendente e di un appartamento in un condominio. La differenza tra i due casi è la necessità di avvisare gli altri condomini del fatto di voler iniziare i lavori di ristrutturazione.

Ognuno ha il diritto di modificare la propria abitazione senza necessità di chiedere autorizzazioni a meno che non si debba intervenire su parti comuni, non si comprometta la stabilità dell’edificio e non si rechi danno agli altri. Il dovere, però, è di avvisare della ristrutturazione come rispetto delle regole di buon senso perché inevitabilmente i lavori porteranno rumori, disagi, transito di operai, polvere e sporcizia nel pianerottolo e sulle scale, l’occupazione di spazi comuni.
Di conseguenza per evitare spiacevoli sorprese si deve procedere con una comunicazione scritta dal valore legale in cui si comunica l’inizio della ristrutturazione. Questa comunicazione meglio inviarla tramite PEC oppure raccomandata con ricevuta di ritorno all’amministratore che dovrà poi provvedere ad informare i condomini dell’evento. Sottolineiamo come l’avviso in questione non sia una richiesta di autorizzazione e sia, dunque, solo a titolo informativo.
Nessuno può opporsi ai lavori di ristrutturazione decisi da un altro condomino. Detto questo chi non invia la comunicazione all’amministratore rischia la sospensione dei lavori, azioni legali e di responsabilità civile in caso di danni, sanzioni amministrative e penali se dovessero verificarsi violazioni normative e la revoca dell’autorizzazione all’uso e ripristino dello stato originario.