Il periodo delle vacanze è arrivato, e dopo un anno di attesa, sono milioni le persone che si apprestano a partire o hanno già fatto le loro ferie.
Vacanza purtroppo non sempre coincide con relax: questo è infatti il momento ideale per molti truffatori di mettere in atto le loro azioni ai danni di tante persone che stanno andando in ferie.
Truffa delle case vacanze, cosa fare e come proteggersi
Il portale consumatori.it, specializzato nella tutela, informazioni e diritti dei consumatori italiani, ha condiviso un vademecum per riconoscere la truffa delle case vacanze e soprattutto cosa fare. Sono molti infatti, i vacanzieri truffati che hanno prenotato una casa per le vacanze ma al loro arrivo trovano delle brutte sorprese.

La truffa delle case vacanze si rivela nella maggior parte con modalità come il falso proprietario estero che invia contratti fasulli, chiedendo pagamenti anticipati su conti stranieri e usando i documenti delle vittime per future frodi, la proposta di spostare le prenotazioni al di fuori delle piattaforme ufficiali per eludere le tutele del consumatore, casi di “scambio di casa”, dove all’arrivo si scopre che l’immobile prenotato è stato sostituito con uno inferiore, e situazioni in cui la “casa vacanze non esiste” affatto, con annunci ingannevoli e foto di proprietà diverse.
Attenzione anche al cosddetto phishing, l’invio cioè di email che contengono nella maggior parte dei casi dei link che portano il consumatore non al vero proprietario dell’immobile ma a truffatori che si impossesseranno così delle somme versate. Purtroppo le truffe online sono all’ordine del giorno, perché spesso l’utente può essere ingannato senza aver mai visto l’immobile o aver parlato direttamente con il proprietario.
Per proteggersi dalle truffe nelle case vacanze, è fondamentale adottare diverse precauzioni, tra le quali prenotare solo su siti ufficiali con recensioni verificate, diffidando di prezzi troppo bassi o foto eccessivamente perfette (da verificare con i motori di ricerca), ed affidandosi ad annunci dettagliati, controllando l’indirizzo esatto e la zona tramite satellite.
Tutte le comunicazioni, le richieste di foto aggiuntive e i pagamenti devono avvenire esclusivamente all’interno delle chat e dei canali ufficiali delle piattaforme, evitando scambi di documenti via WhatsApp o pagamenti su carte prepagate o conti esteri; i bonifici devono essere destinati a IBAN italiani. Richiedere un incontro con l’inserzionista e visitare l’immobile prima di chiudere l’accordo è una buona pratica. Infine, conservare sempre le conversazioni.
Proprietari che non rispondono o richiedono pagamenti con carta prepagata, possono risultare dei segnali di allarme secondo gli esperti. In caso di truffa, è necessario denunciare alla Polizia Postale con tutte le prove disponibili e segnalare l’annuncio fraudolento alla piattaforma. Per quanto riguarda eventuali somme di denaro versate, è possibile richiedere un risarcimento danni per servizi inesistenti o non corrispondenti alla realtà, inviando un reclamo formale al proprietario. In alcuni casi, è possibile negoziare un accordo per il rimborso con il truffatore individuato.