Arriva la riforma del Catasto, cambia tutto per gli italiani: come si calcolerà il valore della casa

Grandi novità in arrivo con la Riforma del Catasto. Dal 2026 il valore dell'immobile verrà calcolato in modo diverso.

Quando sentono parlare di riforme gli italiani iniziano a preoccuparsi perché la maggior parte delle volte si tratta di cambiamenti per nulla vantaggiosi. Sarà così anche per la Riforma del Catasto che scatterà a partire dal nuovo anno? C’è scetticismo, vediamo se è fondato oppure no.

L’immobile di proprietà è il sogno della stragrande maggioranza degli italiani. Pur di avere una casa propria si è disposti a fare enormi sacrifici dovendo accollarsi un mutuo per un numero indefinito di anni. Massimo 30, in teoria, ma tra surroghe e rinegoziazioni che permettono di allungare i tempi per abbassare la rata alla fine il piano di ammortamento potrebbe essere anche più lungo.

Ma poco conta, come detto è un sacrificio accettabile per gli italiani. La sicurezza di un tetto sulla testa è una priorità così come poter lasciare un bene di alto valore ai figli. Ma parliamo proprio del valore degli immobili perché sarà un argomento centrale nella Riforma del Catasto 2026. C’è ancora un alone di mistero intorno alle reali misure apportate dalla riforma, sono 30 anni che il catasto italiano non viene modificato e le rendite non sono aggiornate. Ora cosa accadrà?

Cosa prevederà la Riforma del Catasto

Obiettivo principale della riforma sarà modernizzare gli strumenti di individuazione e controllo di terreni e fabbricati considerando che molti non sono sanciti o hanno rendite non in linea con le reali condizioni del bene. La revisione dell’interno sistema sta incontrando notevoli difficoltà, nessun cambiamento in 30 anni significa dover svolgere un lavoro doppio.

cartina casa e matita
Cosa prevederà la Riforma del Catasto (Designmag.it)

Ecco perché si è puntato inizialmente sui principi generali per poi passare successivamente ai Decreti attuativi e dunque ai dettagli operativi delle misure. Ci sono due scadenze da seguire, una a 18 mesi proprio per i decreti e l’altra a 5 anni per il catasto. Tra i punti principali della Riforma del Catasto l’aggiornamento delle rendite catastali dopo l’eliminazione del riferimento ai valori patrimoniali degli immobili.

Oggi il catasto si basa su dati falsati e di conseguenza anche le tasse sono inesatte basandosi su informazioni sbagliate. Per superare questo problema bisognerà considerare il rapporto tra valore catastale e valore reale di mercato dell’abitazione tassata. Il Governo avrà cinque anni di tempo per adottare le nuove norme che modificano il sistema di rilevazione catastale delle case introducendo nuovi strumenti di calcolo. Dovrà accatastare tutto ciò che oggi non è accatastato e rivedere le rendite adeguandole a quelle di mercato a partire da gennaio 2026.

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