Aria calda dal condizionatore del vicino, cosa posso fare? Non lo sai ma ti spetta un risarcimento

Quando l’estate bussa alla porta… e ti scarica l’aria calda del condizionatore del vicino sul balcone

Ci siamo, è arrivato quel periodo dell’anno in cui si sopravvive a colpi di ventilatori, ghiaccioli e condizionatori accesi a pieno regime. Un’arma di difesa ormai imprescindibile, certo, ma che in condominio può trasformarsi in una bomba a orologeria. Perché se da un lato c’è chi trova finalmente un po’ di sollievo, dall’altro c’è chi, affacciandosi sul proprio balcone o aprendo una finestra, si ritrova investito da una ventata bollente che proviene dal condizionatore del vicino.

In quel momento, il vicino che ha appena acceso il suo climatizzatore diventa il tuo personale antagonista estivo. La cosa più frustrante? Ti sembra una situazione troppo banale per protestare, eppure ogni giorno ti ritrovi a combattere con quel getto caldo e persistente che rovina non solo il tuo momento di pace ma anche le tue piante, la tua voglia di aprire le finestre e, diciamolo pure, il tuo umore.

Per la legge non sei costretto a sopportare, potresti avere più diritti di quanti immagini, basta sapere come muoversi.

Condizionatore del vicino puntato su di te? C’è un modo per fermarlo (e farsi risarcire)

Quando l’unità esterna di un climatizzatore è posizionata male, i fastidi non sono solo una questione estetica. Oltre all’aria calda che ti invade la casa possono arrivare anche rumori molesti e perfino fastidiosi sgocciolii. A quel punto il confine tra “fastidio” e “disturbo” si assottiglia parecchio e spesso si supera, soprattutto se la situazione è costante e rovina la vivibilità dei tuoi spazi.

Condizionatore motore esterno
Condizionatore del vicino puntato su di te? C’è un modo per fermarlo (e farsi risarcire)-Designmag.it

Secondo la legge italiana, e in particolare l’articolo 844 del Codice Civile, nessuno può essere costretto a sopportare immissioni di calore o rumore che superano la normale tollerabilità. E sì, l’aria calda di un condizionatore rientra a pieno titolo tra queste. Il giudice, se si arriva a tanto, valuta tutto: quanto dura il disturbo, quanto è intenso e anche com’è fatto il contesto in cui vivi. Una cosa è avere un condizionatore che sbuffa in pieno centro città, un’altra è trovarsi lo stesso problema in una zona residenziale tranquilla.

Il primo passo resta sempre il dialogo: magari il tuo vicino non si è neanche accorto del disagio che ti sta causando e basterebbe davvero poco per risolvere tutto, tipo spostare di qualche grado la ventola o mettere una barriera. Se invece il dialogo si arena o ricevi un’alzata di spalle, allora puoi passare all’amministratore del condominio, che ha il dovere di intervenire se viene violato il regolamento.

E se anche questo passaggio non produce risultati, si può arrivare alla famosa diffida scritta, che non è altro che una richiesta formale per risolvere il problema. E se proprio si arriva ai ferri corti, la via giudiziaria è lì che ti aspetta, pronta a difenderti anche con un risarcimento per il disagio subito.

Nessuno ti chiede di combattere contro i mulini a vento. Ma se l’aria bollente che ti colpisce ogni giorno ha un preciso responsabile e una fonte ben visibile sul balcone accanto, è giusto sapere che la legge è dalla tua parte.

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