Angolo+di+stile%3A+il+Natale+pi%C3%B9+bello+%C3%A8+quello+che+rispetta+i+tuoi+ritmi
designmagit
/articolo/angolo-di-stile-19-novembre/223709/amp/
Designer

Angolo di stile: il Natale più bello è quello che rispetta i tuoi ritmi

Ci sta pensando Instagram a ricordarcelo ogni giorno: è un bombardamento visivo costante fatto di lucine ovunque, centinaia di video con decorazioni impossibili da realizzare, alberi già montati il primo novembre e idee regalo per i nostri cari.

Tutto questo crea nella nostra mente un’unica sensazione: siamo già in ritardo. Quando in realtà siamo… drammaticamente in anticipo! Secondo la tradizione, la casa si addobba l’8 dicembre, giorno dell’Immacolata.

Negli ultimi anni, invece, ci ritroviamo i primi di novembre immersi in un finto clima natalizio mentre fuori c’è ancora l’autunno, il foliage e splendide giornate che meriterebbero passeggiate nei parchi, non file al centro commerciale per acquistare plastica scintillante. La mia posizione in tutto questo? Calma e ritmo lento. Il Natale non è una maratona ma un rituale.

Il Natale rischia di diventare un “trasloco” stressante

Non dimentichiamo che la nostra casa ha già una sua identità ben precisa, arredata giorno dopo giorno, spesso negli anni attraverso colori, mobili, texture ed equilibrio. Stravolgerla per trasformarla nel villaggio di Babbo Natale non è sempre la scelta più elegante.

Il rischio è di appesantire gli ambienti con accumuli incoerenti, decorazioni natalizie acquistate in fretta e spesso non budget friendly. Il risultato catastrofico è garantito: ambienti appesantiti, palette incoerenti che faranno a pugni, superfici riempite perché è Natale con decori esagerati che soffocano invece di valorizzare.

La parte logistica non aiuta, tra il traffico, i parcheggi impossibili, i centri commerciali congestionati, le folle impazienti e acquisti di dubbio gusto fatti con la testa annebbiata (e la pressione alta), così saluterete il pranzo della domenica o quella serie Netflix che volevate tanto iniziare. C’è da addobbare! Sembrerà di rivivere di nuovo il trasloco con scatole ovunque e una bella dose di nervosismo. Chi ce lo fa fare?

Proposta alternativa: lo Slow Christmas

Decorare lentamente è sostenibile, psicologicamente sano e sorprendentemente bello. Cominciamo da un gesto semplicissimo: montiamo l’albero. Non c’è bisogno di fare tutto in un pomeriggio e se si tratta un albero artificiale, sistemiamolo con calma, apriamo bene i rami, diamogli forma, senza fretta. E potremmo tranquillamente fermarci lì. Fermarci nel vero senso della parola.

Il Natale è anche uno stato d’animo e quindi, mettendo tutto in pausa, perché non provare a portare dentro casa il profumo del Natale? La mia ricetta preferita? Acqua, arancia e mela a fette (con tutta la buccia, sì) bastoncini di cannella, chiodi di garofano e anice stellato. Dieci minuti di bollore e il profumo delizierà il vostro olfatto per ore.

Potremmo poi aggiungere solo le luci: una spesa gestibile tra i 10€ e i 30€, (consiglio TEDi, economico e molto fornito), e un risultato d’effetto con semplicità. La casa si illumina, l’atmosfera si distende, noi ci rilassiamo. A questo punto l’albero non è ancora decorato, ma è una scultura luminosa, ed è bellissimo così.

Quando sentiremo che è il momento, e non quando Instagram lo impone, potremmo aggiungere due o tre tocchi: decorazioni in vetro ghiacciato (come ghiaccioli) o qualche leggero fiocco bordeaux qua e là. Avremmo una palette pulita, essenziale, senza confusione visiva. Il resto, tra palline e ghirlande arriverà solo se e quando avrà senso. Decorare lentamente ha un pregio enorme perché ci evita di convivere con un albero che ha più addobbi che rami.

Natale in una casa che resta coerente

Uno dei rischi più grandi del Natale allestito in 24 ore è sacrificare l’identità della nostra casa. Una casa arredata con cura, giorno dopo giorno, attraverso i colori che abbiamo scelto con attenzione, le texture che amiamo, i mobili che raccontano anni di vita vissuta. Perché dovremmo offuscare tutto questo per un mese trasformandola in un parco tematico?

Il Natale dovrebbe convivere con lo stile che la casa già possiede, non deve confonderlo o stravolgerlo. La casa non deve trasformarsi in un’altra cosa, deve semplicemente indossare una lieve veste invernale. Difficile sbagliare con una ghirlanda vera o artificiale di buon gusto, con un ramo di abete posato in un vaso che fino a ieri conteneva spighe estive, con due semplici candele a stelo come centro tavola o con un caldo plaid sul divano. Sono dettagli che non soffocano l’ambiente, ma lo accompagnano.

Riciclo e utilizzo consapevole del materiale natalizio

Prima di correre nei negozi, magari nel weekend, con traffico, code alla cassa e folle nevrotiche annesse fermiamoci a riflettere. In casa forse abbiamo già le decorazioni che ci servono.

Ogni anno infatti ritroviamo scatole piene di addobbi dimenticati, palline acquistate e mai scartate (perché ne avevamo già troppe e il povero albero rischiava di implodere), fili di luci ancora funzionanti. Eppure sentiamo l’urgenza di comprare altro, come se il nuovo fosse sinonimo di migliore.

Dubito che Babbo Natale premierà chi spende di più. Aprire gli scatoloni con calma permette di capire che cosa funziona ancora, che cosa ha bisogno di un restyling, che cosa possiamo eliminare e donare e che cosa può essere reinventato.

Una pallina un po’ opaca? Regaliamola al rosmarino sul balcone. Un filo di luci troppo corto per l’albero? Intorno alla finestra diventa una cornice scandinava stupenda. L’approccio consapevole ci evita di trasformare il Natale in una spesa eccessiva. E spesso le cose più belle non costano molto: nastri da 1 euro, rametti naturali presi al mercato contadino, candele in cera vegetale.

Il ritmo della vita reale

Nella vita vera, non quella filtrata sui social, quella fatta di lavoro, figli, riunioni fino a tardi, lavatrici, traffico e sonno arretrato il tempo libero è prezioso. Per molti il weekend è l’unico spazio per recuperare il fiato, ritrovare le energie o fare una passeggiata all’aria aperta.

Eppure, proprio in questi giorni di tregua, ci ritroviamo a dover barattare tutto questo a favore di centri commerciali affollati, file infinite, acquisti impulsivi e di dubbio gusto, bambini annoiati, partner stressati. Il tutto per arrivare a fine giornata e chiedersi: ma ne è valsa la pena?

Quindi no, non dobbiamo addobbare tutto in un weekend. Così, invece di odiare il Natale per la frenesia, torneremo ad amarlo per ciò che è: una parentesi lenta che rilassa animo e ritmi permettendoci di dedicare il tempo a ciò che conta veramente: gli affetti. Perché il vero lusso è il tempo e scegliere di decorare con calma è una forma di cura, per noi, per la nostra famiglia, per la nostra casa.

Less is more: un sempreverde

Tra gli addobbi di Natale, l’albero resta il grande protagonista. C’è chi lo ama artificiale, chi luminosissimo, chi minimal, chi esagerato. E poi c’è chi sente nostalgia del profumo dei pini veri, di quell’atmosfera autentica che nessun materiale sintetico o profumo d’ambienti potrà mai imitare.

Da qualche anno IKEA propone una soluzione interessante: un albero vero, sostenibile ed elegantemente democratico a soli 15€, che si può riportare in negozio dopo le feste per essere riciclato e trasformato in compost. Nel riportare l’albero riavremo i 15€ convertiti in un buono da poter spendere in negozio.

È la scelta perfetta per chi desidera un Natale coerente e che trasmetta un senso di autenticità; fate attenzione però, c’è il rischio di essere catapultati nei ricordi d’infanzia. In fondo, l’albero di Natale dovrebbe essere un momento da condividere accompagnato dal profumo di abete che riempie la casa perché è una tradizione che nasce dalla terra e non una performance da social. Un albero vero è una soluzione economica, sostenibile e semplice.

Un Natale che parla di noi

Il Natale non è una coreografia perfetta né una gara di effetti speciali. È un periodo che dovrebbe restituirci tempo, non togliercelo. Dovrebbe avvolgere la casa, non stravolgerla. Perché lo stile non nasce dall’eccesso, ma dall’armonia, dal saper scegliere, non dal voler accumulare. Una luce oggi, un fiocco domani, un’idea che arriva mentre sorseggiamo un tè caldo con chi amiamo. Non serve riempire ogni centimetro della casa. Serve riempire il momento… con stile!

Any Andreea Patrasc

Any Andreea Patrasc è un’interior designer capace di trasformare gli spazi in esperienze uniche, unendo estetica e funzionalità con uno stile contemporaneo, elegante e sempre personale. Ama giocare con colori, materiali e luci per creare ambienti che raccontano storie e riflettono la personalità di chi li vive.

Published by