Alternative per sostituire termosifoni e stufe: la soluzione che garantisce un risparmio del 50%

Il problema del costo del riscaldamento è sempre più significativo: ecco quali sono le alternative per risparmiare.

Una delle priorità degli ultimi anni è stata mettere a punto sistemi di riscaldamento a basso impatto ambientale allo scopo di ridurre il riscaldamento globale e le disastrose problematiche ad esso collegate. Questa necessità ha fornito un enorme impulso allo sviluppo tecnologico e, in virtù di questa combinazione di fattori, oggi è possibile contare su diversi sistemi di riscaldamento. 

Tra gli aspetti più positivi della questione è che le nuove tecnologie hanno un basso impatto ambientale ma sono anche in grado di garantire un risparmio significativo rispetto ai sistemi di riscaldamento più obsoleti.

Le alternative attuali ai sistemi di riscaldamento tradizionali

Le caldaie a condensazione sono l’evoluzione delle tradizionali caldaie a gas. Rispetto ai vecchi modelli offrono un significativo risparmio di combustibile, quindi di denaro, assicurando risultati identici. Queste caldaie infatti sono in grado di riscaldare l’acqua e l’ambiente utilizzando sia i fumi derivati dalla combustione di gas ma anche il calore presente nel vapore acqueo che si sprigiona insieme ai fumi.

alternative sostituzione caldaia
Regolare i termosifoni è fondamentale per il risparmio (designmag.it)

Gli impianti a pompa di calore sono invece in grado di sfruttare il calore dell’aria esterna all’ambiente da riscaldare, utilizzando quindi fonti rinnovabili e gratuite come il calore generato dal sole ma anche quello che si genere sulle acque superficiali dei laghi o che si sprigiona dal terreno dopo una lunga esposizione al sole. La pompa di calore “cattura” l’aria calda all’esterno, provvede a innalzare ulteriormente la sua temperatura e quindi la utilizza per le esigenze di riscaldamento di un’abitazione.

Esistono inoltre impianti ibridi che sfruttano la tecnologia delle caldaie a condensazione e il sistema a pompa di calore oppure il collegamento a pannelli fotovoltaici, in modo da ridurre i consumi e i costi complessivi di gestione dell’impianto.

La caldaia a biomassa, meglio conosciuta come stufa a pellet sfrutta un combustibile naturale, poco inquinante perché realizzato senza additivi chimici. Oltre a questo, il pellet è una risorsa estremamente economica rispetto ad altri combustibili, anche se necessita di grandi spazi di stoccaggio e un certo impegno logistico per quanto riguarda il trasporto e l’immagazzinamento delle scorte.

Per quanto riguarda i costi medi per il riscaldamento da sostenere nell’arco di un anno con i vari sistemi di riscaldamento, i dati sono i seguenti:

  • caldaia a condensazione circa circa 2.500 Euro l’anno
  • sistema ibrido: spesa annua di circa 2.190 Euro l’anno
  • caldaia a biomassa (a pellet) circa 2.130 Euro l’anno
  • pompa di calore circa 1.770 Euro l’anno.
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