Addio TARI da gennaio 2026: ecco chi potrà smettere di pagarla

Cambiano le regole per la TARI a partire dal 2026, alcuni potranno finalmente smettere di pagarla: vediamo tutto nel dettaglio.

Il 2026 sarà sin dai primi giorni, un anno ricco di cambiamenti dal punto di vista delle riforme. In particolare, una delle riforme più significative che diverse amministrazioni stanno e continueranno ad adottare per tutto il nuovo anno riguarda il superamento della vecchia tassa sui rifiuti a favore di un sistema più equo e meritocratico.

L’obiettivo dichiarato è quello di innescare un cambiamento culturale, più attento a quello che è l’aspetto ambientale. Infatti, l’intento è quello di non far pagare la tassa solo in base alla superficie della casa, ma in base a quanto si è attenti a riciclare. Questa nuova metodologia, nota come tariffazione puntuale, si basa su un principio tanto semplice quanto efficace, ossia: “paghi quello che butti”.

Stop alla TARI, dal 2026 non tutti dovranno pagarla: ecco cosa accadrà dai primi giorni del nuovo anno

A partire dal prossimo gennaio, un comune italiano si allinea alla nuova normativa regionale con l’adozione della tariffa corrispettiva puntuale (Tcp), sostituendo definitivamente la tradizionale Tari per il servizio di raccolta rifiuti.

Questo cambiamento rappresenta un passo fondamentale nella gestione sostenibile dei rifiuti urbani, con l’obiettivo di incentivare una differenziazione più efficace e premiare i cittadini virtuosi con bollette più leggere. Ma ovviamente, questo cambiamento non è riferito a tutti i cittadini, ma soltanto a quelli residenti in questi particolare comune, che ora andremo a scoprire nel dettaglio.

bidoni della raccolta differenziata
Stop alla TARI, dal 2026 non tutti dovranno pagarla: ecco cosa accadrà dai primi giorni del nuovo anno Designmag.it

Il comune in questione è quello di Castelvetro, in collaborazione con il gestore Hera, adotterà ufficialmente la Tariffa Corrispettiva Puntuale (Tcp), mandando definitivamente in pensione la vecchia Tari. Questo cambiamento coinvolgerà sia le famiglie che le imprese del territorio.

In una nota congiunta del comune di Castelvetro e l’Hera si evince prevalentemente che il calcolo della bolletta sarà in base al volume di rifiuti indifferenziati effettivamente conferiti. Ecco che quindi, proprio in virtù di questo, la novità sostanziale sarà proprio il monitoraggio dell’indifferenziato, che avrà questi come punti chiave:

  1. Il conteggio dei conferimenti: Ogni volta che si espone il bidoncino dell’indifferenziato (solitamente da 40 litri) o si apre il cassonetto stradale con la Carta Smeraldo, il sistema registra l’operazione.
  2. Strategie di risparmio: Per evitare costi extra, il consiglio è quello di esporre il contenitore o gettare il sacco solo quando è realmente pieno (circa 30 litri). Meno svuotamenti si effettuano, meno si paga.
  3. Differenziata gratuita: La raccolta di carta, vetro, plastica, organico e sfalci rimane totalmente gratuita. Lo stesso vale per i rifiuti portati direttamente alla Stazione Ecologica.

Il Comune di Castelvetro non è un caso isolato, ma va ad integrarsi con questo stesso sistema adottato già in Emilia Romagna, dove diverse regioni, hanno adottato già la Tariffa Corrispettiva Puntuale.

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