7 segnali che il venditore alla tua porta è un truffatore (il n.4 è inquietante)

Bussano alla porta, è un venditore. Sarà un truffatore? Ci sono dei segnali che lasciano intuire chi ci sia oltre l'uscio. 

Non viviamo in un mondo in cui possiamo tranquillamente aprire la porta di casa ad uno sconosciuto. Né se dice di essere un letturista del contatore dell’acqua né se comunica di essere un venditore porta a porta. Bisogna diffidare perché i malintenzionati pronti a commettere furti nelle case sono numerosi.

Tra le tante professioni che esistono in questo mondo c’è quella dei venditori porta a porta. Un lavoro stimolante perché permette di girare molto e di conoscere tante persone ma che incontra delle serie difficoltà. Vendere non è così facile in un contesto economico complicato e, in più, tante volte si viene letteralmente cacciati dalla proprietà o dal pianerottolo proprio per la reticenza nel fidarsi di chi bussa alla porta.

Non si può fare una colpa di questo timore, è fondato considerando quanti furti e raggiri vengono commessi in Italia. Il vero venditore è un lavoratore autonomo o dipendente che deve essere capace di dimostrare l’identità e la professione prima di presentare un contratto da firmare. Il falso venditore con il pretesto del porta a porta vuole entrare in casa per fare una ricognizione, individuare possibili varchi per un furto e oggetti di valore.

Come riconoscere un venditore truffatore

Quando si sente bussare alla porta e ci si trova dall’altra parte un ipotetico venditore bisogna seguire dei passaggi. Guardare dallo spioncino per vedere quante persone ci sono, chiedere di mostrare sempre tramite spioncino il tesserino professionale, non firmare nulla senza un chiaro preventivo, non dare soldi né firmare assegni. Nel caso in cui il venditore sia pressante e minaccioso bisogna chiamare subito la polizia.

donna con anziana alla porta
Come riconoscere un venditore truffatore (Designmag.it)

Se dallo spioncino si dovesse intravedere qualcuno che rimane in disparte oltre al presunto venditore potrebbe trattarsi di una truffa. Il tesserino, poi, potrebbe essere stato falsificato. Bisogna fare attenzione, dunque, alla foto recente, alla completezza dei dati anagrafici, alla presenza di un codice numerico univoco e di simboli di sicurezza e alla coerenza delle informazioni con l’ente emittente.

Il fatto di insistere per la firma di un contratto non può essere da solo un segnale che invita a pensare ad una truffa. Se, però, leggendo il contratto si dovessero notare errori grammaticali, condizioni generiche o un’offerta troppo allentante per essere vera è il caso di dubitare di chi si ha davanti. Pure la richiesta di soldi subito è un grande campanello d’allarme.

Prima di arrivare a tutto questo, però, è bene risolvere ogni dubbio prima ancora di aprire la porta di casa. Si chiama l’azienda per la quale il venditore dice di lavorare e si dà il suo nominativo.

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