C’è sempre un punto del mese in cui guardo il calendario, magari è il venticinque o il ventisette, e mi accorgo che la casa ha bisogno di un’aggiustata diversa dal solito. Non parlo delle solite cose che si fanno ogni settimana, ma di quelle piccole pulizie che non hanno una scadenza precisa, eppure si fanno sentire. Quelle zone che, se le ignori troppo a lungo, iniziano a farti sembrare tutto meno curato. Non sono tante, ma fanno una differenza che si nota subito.
Da qualche mese ho preso l’abitudine di dedicare dieci minuti a queste tre zone, sempre alla fine del mese. Mi basta segnarmelo sul telefono o fare mente locale mentre metto a posto la cucina. Non serve svuotare la casa né tirare fuori mille prodotti. Mi concentro solo su quelle tre aree che so già dove sono e come trattarle. E ogni volta, puntualmente, sento che l’ambiente è più ordinato, più leggero, anche senza aver fatto grandi pulizie.
I tre punti della casa da non trascurare a fine mese
La prima è sopra i pensili della cucina. È una zona che non si vede mai, ma che trattiene tutto. Tra polvere e residui di grasso si forma una patina appiccicosa che inizia a diffondersi nell’aria, soprattutto quando fa caldo o quando cucini spesso. Io uso un panno in microfibra leggermente inumidito con acqua calda e un po’ di sgrassatore neutro. Se è da molto che non la pulisci, ti consiglio di lasciar agire il prodotto per qualche minuto e poi passare il panno. Una volta rimossa la parte più sporca, ripasso con un panno asciutto per evitare che si formino nuovi aloni. In tutto, meno di cinque minuti.

La seconda zona è quella delle mattonelle alte del bagno. Sembra inutile, perché non ci fai mai caso, ma è lì che l’umidità si accumula e lascia piccoli segni, soprattutto negli angoli. Io passo un panno asciutto prima per rimuovere la polvere sottile, poi uno umido con un detergente antibatterico non troppo profumato. Se hai il soffione vicino a quella parete, è probabile che ci siano microgocce che hanno lasciato il calcare. In quel caso basta uno spruzzo di aceto bianco e una passata veloce. Serve più attenzione negli spigoli, dove si accumula di tutto, ma anche qui non ci vuole più di qualche minuto.

La terza zona è sopra le finestre. E qui è proprio questione di gravità. La polvere si posa in alto e da lì, piano piano, scende ovunque. La cosa più semplice è salire con uno sgabello e passare un piumino elettrostatico oppure un panno inumidito con sola acqua. Non servono prodotti particolari, ma serve farlo con regolarità. Se ci sono zanzariere o tapparelle, conviene passare anche i bordi perché lì si ferma molta più polvere di quanto sembri.

Dedicare dieci minuti a queste tre zone ha cambiato il mio modo di vivere gli spazi. Non sono diventata più ordinata, né ho stravolto la mia routine, ma da quando faccio questo piccolo passaggio mensile mi accorgo che la casa resta più fresca più a lungo. Non si tratta di farla brillare ogni giorno, ma di evitare che quelle zone dimenticate diventino il punto debole dell’ambiente.
La cosa utile è che ognuna di queste pulizie si fa in due o tre minuti. Non devi farle tutte insieme, puoi anche spezzarle in giorni diversi. Ma avere in mente quali sono e tenerle d’occhio cambia davvero la percezione della casa. A volte non serve pulire tutto, basta sapere dove mettere le mani.