Cambiare vita e trasferirsi in montagna è senza dubbio un trend in crescita, e la volontà di riuscire in questo progetto può essere aiutata da alcuni contributi disponibili.
Sia che si voglia comprare una casa, ristrutturarne una esistente o anche cercare lavoro e fare impresa, le possibilità nei comuni montani sono diverse. Ecco i bonus a disposizione in questo momento.
Trasferirsi in montagna, i bonus disponibili
Il sito specializzato money.it ha riassunto le varie opportunità disponibili al momento in tema di contributi economici e bonus per vivere in montagna. Nel particolare si fa riferimento alla legge 131 /2025 pubblicata in Gazzetta Ufficiale, dedicata a coloro che vogliono trasferirsi in zone montane e ai bonus per favorire il ripopolamento dei comuni montani.
Purtroppo il fenomeno dello spopolamento delle zone montane è sempre più frequente e rappresenta una preoccupazione per quelle zone e quei comuni che rischiano di restare sempre più isolati e senza servizi, con la conseguenza del continuo abbandono da parte di chi ci abita. In aiuto arrivano quindi le principali misure della Legge 131 del 2025, relative ai bonus per chi si trasferisce in montagna.

Il fine del ripopolamento dei comuni in difficoltà è quello di muoversi su due piani, quello dell’incentivo dei trasferimenti e quello degli aiuti per creare imprese che possano portare a nuove attività e posti di lavoro.
Bonus casa per locazione:
Un credito d’imposta per il personale sanitario e scolastico.
L’importo è pari al 60% del canone annuo di locazione, fino a un massimo di 2.500 €.
Aumenta al 75% (max 3.500 €) nei comuni con minoranze linguistiche e fino a 5.000 abitanti.
Agevolazioni acquisto o ristrutturazione casa:
Credito d’imposta sugli interessi dei mutui ipotecari per l’acquisto o la ristrutturazione di immobili.
Riservato a persone fisiche che non hanno ancora compiuto 41 anni.
Il beneficio dura per cinque periodi d’imposta.
Esclude le case di lusso (categorie catastali A/1, A/8, A/9).
Agevolazioni per chi fa impresa:
Imprese agricole: Credito d’imposta del 10% sugli investimenti effettuati tra il 2025 e il 2027. La misura sale al 20% per i comuni con minoranze linguistiche e fino a 5.000 abitanti.
Piccole e micro imprese: Per le nuove attività avviate da giovani imprenditori sotto i 41 anni, un credito d’imposta che riduce l’aliquota fiscale al 15% su redditi fino a 100.000 €.
Non bisogna dimenticare che l’elenco dei comuni beneficiari deve ancora essere definito tramite un apposito decreto, e solo da quel momento si potrà iniziare a pensare anche dal punto di vista geografico a dove si possono trovare o creare opportunità per un cambio di vita importante.