Termosifone o termoconvettore: ecco la scelta giusta se davvero vuoi risparmiare - designmag.it
Con l’arrivo delle basse temperature, la questione del riscaldamento domestico torna protagonista nelle case di tutti.
Le soluzioni possibili non mancano, e spesso ci si trova davanti a un dubbio comune: quale sistema conviene davvero scegliere per scaldare gli ambienti senza spendere troppo? Non esiste una risposta unica, perché le possibilità variano a seconda delle esigenze personali, delle dimensioni della casa, delle abitudini quotidiane e persino della zona in cui si vive.
Ogni scelta porta con sé vantaggi e svantaggi, e spesso ciò che appare più comodo nell’immediato può rivelarsi meno conveniente nel lungo periodo. Per questo motivo è importante fermarsi a valutare con attenzione i pro e i contro di ogni soluzione, così da trovare il giusto equilibrio tra comfort e risparmio.
I termosifoni tradizionali riscaldano gli ambienti facendo circolare acqua calda all’interno dei radiatori, prodotta da una caldaia o da una pompa di calore. Il calore si diffonde principalmente per convezione naturale e in parte per irraggiamento, creando un ambiente confortevole e uniforme. Questo sistema presenta una inerzia termica relativamente alta: impiega qualche tempo a riscaldare la stanza, ma mantiene il calore anche dopo lo spegnimento, offrendo un comfort costante.
I termoconvettori, invece, funzionano riscaldando direttamente l’aria: aspirano l’aria fredda dal basso, la riscaldano tramite resistenze elettriche, scambiatori o gas, e la diffondono in alto, creando un flusso d’aria calda immediato. Tra i vantaggi principali dei termoconvettori ci sono la rapidità nel raggiungere la temperatura desiderata, la compattezza e la facilità di installazione, soprattutto nelle versioni elettriche.
Tuttavia, una volta spenti, gli ambienti si raffreddano più rapidamente rispetto ai termosifoni. Inoltre, possono seccare l’aria e muovere polvere, risultando meno indicati per persone con allergie. I termosifoni, pur più lenti, offrono un calore più stabile e confortevole, ideale per chi cerca un riscaldamento continuo e delicato.
Quando si sceglie tra termosifoni e termoconvettori, il fattore economico gioca un ruolo decisivo. I termoconvettori elettrici consumano energia in base alla potenza e al modello: da circa 600 fino a 2.400 W. Ad esempio, un convettore da 1.500 W acceso per quattro ore utilizza circa 6 kWh, con un costo stimato intorno a 0,90 € a uso. Questo li rende interessanti per riscaldamenti rapidi e temporanei, ma meno convenienti se usati come unico sistema per ambienti grandi.
I termosifoni con caldaia ben progettata possono risultare più efficienti su scala domestica, soprattutto se l’impianto è moderno, isolato termicamente e dotato di regolazioni intelligenti come valvole termostatiche e termostati programmabili.
L’installazione dei termosifoni comporta costi iniziali maggiori, tra tubazioni e radiatori, ma l’investimento dura a lungo; i termoconvettori, invece, sono facili da installare, ma la loro vita utile è spesso più breve e il consumo maggiore se usati intensamente. Una strategia vincente è combinare entrambi i sistemi, usando il termoconvettore per ambienti piccoli o stanze occasionali e i termosifoni per il riscaldamento principale, ottimizzando comfort e costi.