Tari, non tutti lo sanno ma puoi pagare a rate: basta presentare questo documento - designmag.it
Molti cittadini sono alle prese con il pagamento della Tari, la tassa sui rifiuti. Sono tenuti a pagarla coloro che possiedano o detengano a qualsiasi titolo locali o aree suscettibili di produrre rifiuti urbani, come abitazioni, uffici, negozi e terreni.
Sono escluse dal pagamento le aree scoperte pertinenziali o accessorie a locali tassabili, non operative, e le aree comuni condominiali non detenute od occupate in via esclusiva. Ogni Comune stabilisce le tariffe di questo tributo, idonee per assicurare la copertura dei costi sostenuti per il servizio di raccolta, smaltimento dei rifiuti, igiene urbana. E stabilisce anche le scadenze. Non tutti sanno, però, che è possibile evitare di fare un unico grande pagamento ma dilazionarlo a rate. Ecco come.
Non tutti sanno che invece che pagare la Tari in un’unica soluzione, si può dividere il pagamento in più rate e questo è molto comodo. Infatti, nell’avviso di pagamento, si otterranno anche i bollettini in formato F24 per poter pagare presso le Poste italiane, gli esercizi convenzionati, con PagoPa o con l’homebanking.
Va detto che ci sono anche casi di esenzioni e riduzioni: ad esempio non devono pagare la Tari le persone con immobili privi di allaccio alle utenze senza mobili e suppellettili. È prevista la riduzione della Tari anche nel caso in cui si tratti di una seconda casa occupata solo per brevi periodi nell’arco dell’anno, oppure per coloro che hanno la residenza all’estero e trascorrono in Italia solo brevi periodi.
Dal 2025 la riduzione vale anche per i nuclei familiari a basso reddito. Il bonus è valido per i nuclei con ISEE fino a 9.530 euro (importo aumentato a 20.000 euro in caso di nuclei con 4 figli). Il bonus TARI ammonta al 25% dell’importo dovuto e si applica a una sola utenza domestica.
Per quanto riguarda l’importo dovuto, come visto le tariffe sono scelte dai Comuni e sono composte da una quota fissa, che dipende dalla superficie degli immobili, e una quota variabile, che dipende dal numero di occupanti dell’immobile e dall’uso (uso domestico e non domestico).
Ogni Comune adotta poi le proprie scadenze, in genere dividendo l’importo in due o tre rate. In generale la prima scadenza è fissata per luglio (a Roma è stata posticipata al 31 agosto). Nell’avviso di pagamento ci sono gli F24 da pagare per ogni rata della Tari.