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Normative

Ora è il momento di sfruttare questo tipo di mutuo: risparmi migliaia di euro all’anno

Negli ultimi mesi, il tasso fisso è stato predominante nel mercato dei mutui. Tuttavia, di recente c’è stata una vera e propria inversione di rotta, come atteso anche da numerosi risparmiatori. Il tutto è dovuto al recente taglio dei tassi da parte della Banca Centrale Europea, il mutuo a tasso variabile è tornato ad assumere un ruolo di rilievo per chi sta pensando di acquistare casa o di rinegoziare il proprio finanziamento.

In particolar modo, il mese di giugno 2025 ha segnato una svolta decisiva. Il Tan medio dei mutui variabili è infatti sceso al 2,62%, contro il 2,83% del mese precedente, mentre le migliori offerte si attestano intorno al 2,26%. Situazione ben diversa quella dei mutui a tasso fisso, questi hanno registrato infatti un lieve aumento, con un Tan medio passato dal 2,99% al 3,03%. Capiamo quindi qual è il reale significato di questi numeri.

Tasso variabile in vantaggio: cosa dicono i numeri

Come abbiamo visto, i dati più recenti offrono uno scenario chiaro: il risparmio medio mensili per gli acquirenti che scelgono un tasso variabile può arrivare a circa 29 euro, questo per via della discesa del Tan medio fino al 2,58%.

Tasso variabile in vantaggio: cosa dicono i numeri – designmag.it

Dunque, ipotizzando un mutuo da 126.000 euro a 25 anni, la rata mensile cala da 618 a 601 euro. Dati confermati anche da piattaforme facilmente confermabili come Facile.it e Mutui.it confermano che le offerte più competitive a tasso variabile partono oggi da un Tan del 2,53%, inferiore rispetto al miglior fisso disponibile, intorno al 2,66%.

Si tratta di una riduzione che incide sensibilmente sull’equilibrio economico di lungo tempo per le famiglie, sopratutto in contesto in cui il tasso medio dei mutui – come confermato dall’Abi – è sceso al 3,19%, registrando il livello più basso da fine 2023.

Dunque, il profilo ideale per affrontare questa tipologia di mutuo è quello di chi è disposto ad accettare un certo margine di variabilità della rata, confidando in una stabilizzazione o un’ulteriore discesa dei tassi Euribor nei prossimi mesi. Note di positività arrivano dalla BCE, che ha già ridotto il tasso guida dal 4% al 2% in un anno, anche se nuove riduzioni sembrano rimandate almeno fino all’autunno.

Inoltre, è bene sottolineare la possibilità di considerare l’agevolazione per i giovani under 36, che possono accedere alla garanzia pubblica Consap. Si tratta di uno strumento che consente di coprire oltre l’80% del valore dell’immobile, facilitando l’erogazione del mutuo senza garanzie aggiuntive e abbattendo ulteriormente la rata mensile.

Dunque, la scelta tra fisso e variabile resta molto legata alla propensione individuale e al rischio che si è disposti a prendere.

Emanuela Ceccarelli

Giornalista pubblicista per professione, backpacker per passione. Amo girare il mondo con un podcast crime in cuffia e qualche libro nello zaino.

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