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Fai da te: guide passo passo

Non l’ho comprata: la testiera del mio letto l’ho fatta io (con due cose di Leroy Merlin e IKEA)

Avevo deciso che la mia camera da letto aveva bisogno di un cambiamento. Non un restyling completo, solo un dettaglio capace di renderla più accogliente. Quel dettaglio, per me, era la testiera del letto. Ogni volta che guardavo la parete spoglia alle mie spalle pensavo a quanto sarebbe bastato poco per cambiare l’atmosfera. Ma i modelli che mi piacevano costavano più di quanto volessi spendere, e quelli economici sembravano anonimi. Così ho lasciato passare i mesi, finché non mi sono imbattuta in un video di una ragazza che ne costruiva una da sola, usando un pannello di legno e un piumino di IKEA. Sembrava troppo semplice per essere vero, e proprio per questo mi ha incuriosita.

Ho deciso di provarci. Ho passato un sabato intero tra Leroy Merlin e IKEA, cercando i materiali giusti. Alla fine ho speso meno di quanto avrei immaginato e, cosa più importante, ho capito che non servono grandi strumenti o competenze per fare qualcosa di bello. Bastano attenzione, pazienza e un po’ di voglia di sperimentare. Il risultato è stata una testiera morbida, elegante e perfetta per lo stile della mia stanza. L’ho fatta con le mie mani, e ogni volta che la guardo mi ricordo quanto è bello dare forma a un’idea partendo da poco.

Personalizzare la camera da letto con creatività

L’idea nasce da un principio semplice: trasformare un pannello grezzo in una testiera imbottita. Il materiale migliore è l’MDF, facile da tagliare e leggero, perfetto da appendere o appoggiare al muro. Io ho scelto un pannello di media grandezza, poco più largo del letto, per dare un effetto armonioso.

Una volta portato a casa, l’ho appoggiato a terra e ho steso sopra un piumino IKEA. Può sembrare una scelta insolita, ma funziona. Il piumino crea l’imbottitura giusta senza bisogno di schiuma o materiali tecnici, e si adatta perfettamente al formato del pannello.

Personalizzare la camera da letto con creatività – foto leroymerlin.it e ikea.com – designmag.it

Ho piegato i bordi del piumino sul retro, fissandoli con graffette da tappezziere. L’importante è tirare bene il tessuto, così da evitare pieghe o rigonfiamenti. A questo punto arriva la parte più creativa: il rivestimento. Io ho scelto un tessuto in cotone spesso color sabbia, preso da IKEA, ma vanno bene anche lino, velluto o qualsiasi stoffa che rispecchi lo stile della stanza.

Il trucco è scegliere un tessuto resistente ma morbido al tatto, che inviti ad appoggiarsi. Ho steso la stoffa sopra il piumino e l’ho fissata sul retro, partendo dal centro e tirando bene verso i lati. In pochi minuti la testiera ha iniziato a prendere forma. Dopo aver messo il piumino, si passa alla tessuto scelto per la finitura.

Idee pratiche con materiali Leroy Merlin e IKEA – foto AI – designmag.it

Alla fine, con meno di un’ora di lavoro, avevo davanti una testiera che sembrava uscita da un negozio di arredamento. La differenza era che la mia aveva una storia, un’intenzione. L’ho appoggiata al muro, proprio dietro il letto, e ho sistemato i cuscini contro. La sensazione è stata immediata: la stanza sembrava più accogliente, più calda, più mia. Quell’unico elemento aveva cambiato la percezione dell’intero spazio.

Mi sono seduta, ho toccato il tessuto e ho pensato che la soddisfazione più grande era sapere che non l’avevo comprata. Mi piaceva l’idea di aver combinato pezzi di due mondi diversi — l’ordine nordico di IKEA e la praticità dei materiali di Leroy Merlin — per creare qualcosa di unico. Nei giorni successivi ho ricevuto più complimenti del previsto. Tutti pensavano fosse una testiera su misura.

Quando dicevo che l’avevo fatta io, arrivava sempre la stessa domanda: “Ma com’è possibile che sembri così perfetta?”. Il segreto è la semplicità. Nessun trucco da artigiana, solo un po’ di logica e la pazienza di non avere fretta. Ogni volta che passo vicino al letto mi viene voglia di rifarla in un altro colore. Forse lo farò, magari in velluto verde scuro per l’inverno o in lino grezzo per l’estate. L’idea di poterla cambiare quando voglio mi piace più di qualsiasi pezzo di design fisso.

Questa esperienza mi ha fatto riflettere su quanto spesso pensiamo che il bello debba per forza costare. In realtà, è più una questione di attenzione che di prezzo. Ho imparato che la casa è un luogo che cresce con noi, e che costruire qualcosa con le proprie mani la rende più autentica. Ogni piccolo progetto, anche il più semplice, aggiunge un pezzo di noi. Non serve essere designer per creare qualcosa che funzioni. Serve solo guardare ciò che abbiamo intorno con occhi diversi e immaginare che possa trasformarsi.

Rosa Liccardo

Sono laureata in Storia dell'arte ed ho la passione per i libri e la scrittura. Redattrice da qualche anno e amo scrivere di lifestyle, viaggi, arte e turismo. Sono appassionata di grafica e fotografia e nel tempo libero mi piace cucire, vedere film e serie tv. Ho una predilezione per i fantasy!

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