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Complementi d'arredo

Ho capito che le sedie diverse al tavolo funzionano meglio… dopo aver provato questo trucco

Se c’è un’immagine che molti hanno in mente quando pensano a un tavolo da pranzo è quella del set coordinato, sedie tutte uguali, perfettamente allineate, magari acquistate nello stesso momento. Anch’io ho sempre creduto che fosse l’unico modo per avere una sala ordinata, elegante e in armonia. La regola sembrava scritta: sedie identiche per evitare confusione, per dare un senso di continuità, per far sembrare la casa più “giusta”. Poi, però, c’è stato un momento in cui mi sono accorto che quella perfezione, in realtà, toglieva calore.

È stato solo provando a mischiare le sedie che ho capito la differenza. Una prova fatta quasi per gioco, partendo da un modello che già avevo e accostandone un altro trovato per caso, senza troppi calcoli. Mi aspettavo disordine, e invece è successo l’opposto: il tavolo ha preso vita, la stanza si è scaldata, l’insieme aveva finalmente carattere. Non era un caos casuale, c’era un equilibrio nuovo che rendeva tutto più naturale e accogliente. Da lì ho imparato che esiste un trucco per far funzionare il mix, un filo conduttore che lega modelli diversi e li trasforma in un insieme coerente.

Perché mescolare sedie funziona davvero: il fascino dello spaiato

Il primo motivo è visivo. Quando tutto è identico lo sguardo scivola via senza soffermarsi, mentre un mix calibrato crea movimento e rende la stanza meno statica. È come se il tavolo raccontasse una storia fatta di dettagli diversi che si uniscono in un insieme unico.

Allo stesso tempo, la scelta di sedie differenti aiuta a evitare l’effetto da catalogo, quell’immagine un po’ rigida che spesso rende fredda anche la sala più bella. La differenza non è solo estetica, perché mescolare permette anche di utilizzare pezzi che già si possiedono, senza l’obbligo di rinnovare tutto da zero. È un modo pratico e sostenibile di arredare, che unisce carattere e risparmio.

Perché mescolare sedie funziona davvero: il fascino dello spaiato – foto ikea.com – designmag.it

Il segreto sta nel trovare un filo conduttore. Non è necessario che le sedie siano simili in tutto, basta un elemento comune che faccia da legame. Può essere il colore, il materiale o semplicemente una linea ricorrente nella forma dello schienale. Alternare due o tre modelli al massimo è la scelta più sicura, perché consente varietà senza cadere nel disordine.

Un altro trucco riguarda le sedie di capotavola, che possono diventare protagoniste, magari imbottite, in velluto o con braccioli, mentre quelle laterali restano più sobrie. Così si ottiene un mix equilibrato, funzionale e allo stesso tempo scenografico.

Il segreto sta nel dettaglio: il filo conduttore che lega modelli diversi – foto maisonsdumonde.com – designmag.it

Una delle soluzioni più accessibili arriva da IKEA: la sedia in legno bianco NORDVIKEN accostata alla ODGER in plastica riciclata crea un mix sobrio, perfetto per interni nordici. Maisons du Monde propone invece la coppia tra la bistrò in rattan Tradition e la Ginette in velluto verde, ideale per un’atmosfera boho con un tocco elegante.

Da Zara Home si può combinare la naturalezza del frassino con una seduta imbottita in lino beige, creando un insieme raffinato e luminoso. JYSK propone un contrasto caldo-freddo con la KOKKEDAL grigia accostata alla JONSTRUP in legno chiaro, adatta a interni contemporanei. Infine Kave Home porta la scenografia in sala da pranzo con la Konna in ciniglia blu e la Doriane in paglia di Vienna, un abbinamento che sa di retrò ma resta attuale.

Dal nordico al boho chic: ogni stile ha il suo mix perfetto – foto jysk.it – designmag.it

Ogni ambiente ha la sua regola implicita. In un open space moderno il consiglio è mantenere linee pulite e giocare con colori neutri spezzati da un dettaglio più deciso. In una casa classica le sedie in legno sono la base perfetta, alle quali si possono aggiungere pezzi imbottiti per dare un tocco di novità senza rompere l’equilibrio.

Negli spazi dallo stile boho o eclettico, invece, il mix può osare di più, mescolando materiali diversi come rattan, metallo e velluto, purché i colori restino legati da una palette comune. Il segreto è sempre lo stesso: varietà sì, ma guidata da un filo invisibile che tiene insieme il tutto.

Il nuovo lusso è l’imperfezione: l’armonia nasce dall’equilibrio dei contrasti – foto kavehome.com – designmag.it

Provando questo trucco mi sono reso conto che il tavolo non è solo un piano da riempire con sedie coordinate, ma un punto di incontro dove lo stile personale può emergere in pieno. Bastano due modelli diversi per cambiare volto a una stanza e renderla più viva, senza bisogno di rivoluzionare l’arredo. È un piccolo gesto che aggiunge carattere, accoglienza e un pizzico di sorpresa a un ambiente che rischiava di sembrare troppo impostato.

Vale la pena provare, anche solo iniziando con una coppia di sedie diverse, perché il cambiamento si vede subito e regala alla sala un’anima nuova.

Rosa Liccardo

Sono laureata in Storia dell'arte ed ho la passione per i libri e la scrittura. Redattrice da qualche anno e amo scrivere di lifestyle, viaggi, arte e turismo. Sono appassionata di grafica e fotografia e nel tempo libero mi piace cucire, vedere film e serie tv. Ho una predilezione per i fantasy!

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