Dalla casa del vicino proviene una puzza insopportabile, che fare? Non lo sai ma ti spetta un bel risarcimento - designmag.it
Fra le liti di condominio più frequenti ci sono quelle che riguardano il rumore oppure gli odori che possono diffondersi anche in casa propria. Se infatti dalla casa del vicino proviene una puzza insopportabile, si può addirittura ricevere un cospicuo risarcimento.
Non è infatti solo un disturbo che può compromettere la giornata (non è affatto piacevole respirare un cattivo odore per tanto tempo) ma si tratta di un vero e proprio illecito civile o addirittura un reato. E in alcuni casi ci sono gli estremi per agire legalmente.
Può capitare di avvertire un cattivo odore che proviene dall’appartamento del vicino, dalla tromba delle scale o dal cortile condominiale. Si può trattare di puzza di qualcosa che si sta cucinando o della spazzatura lasciata sotto il sole oppure è dovuta ad animali poco curati.
Quando avvertiamo questi cattivi odori (oppure se si tratta di rumori), possiamo rifarci a quanto regolato nell’art.844 del Codice civile riguardo alle immissioni moleste: “Il proprietario di un fondo non può impedire le immissioni di fumo o di calore, le esalazioni, i rumori, gli scuotimenti e simili propagazioni derivanti dal fondo del vicino, se non superano la normale tollerabilità, avuto anche riguardo alla condizione dei luoghi. Nell’applicare questa norma l’autorità giudiziaria deve contemperare le esigenze della produzione con le ragioni della proprietà. Può tener conto della priorità di un determinato uso”.
Quindi, gli odori o fumi non devono superare la normale tollerabilità. Non basta il solo fastidio a livello soggettivo ma deve trattarsi di un odore incredibilmente sgradevole, tale da disturbare la vita quotidiana. Se per esempio questi odori ci costringono a tenere chiuse le finestre o arrecano un disagio psicofisico, allora ci si potrà rivolgere ad un giudice.
Chi subisce può chiedere l’immediata cessazione delle immissioni e, in presenza di danni documentabili (fisici, psichici o patrimoniali), un risarcimento. Ovviamente è bene addurre delle prove (testimonianze di vicini, documentazione medica, o anche fotografie, video e diffide scritte inviate al responsabile). Oltre al civile, esiste anche un aspetto penale di questa situazione in quanto l’emissione di cattivi odori può configurare il reato di getto pericoloso di cose, previsto dall’art. 674 del Codice penale.
Questa norma punisce con l’arresto fino a un mese o un’ammenda fino a 206 euro chiunque getti o versi sostanze, o provochi esalazioni che offendono, imbrattano o molestano le persone. Non solo sostanze tossiche ma anche i vapori, fumi o esalazioni sgradevoli, emesse più volte nel tempo e che causano una molestia concreta o potenziale per la salute o la vita quotidiana.
Nel caso di cattivo odore dal vicino di casa, se si sospetta la presenza di un reato, si può prima fare una diffida scritta al vicino per intimargli di smettere con quel comportamento oppure presentare una denuncia alle Forze dell’ordine (Carabinieri o Polizia) raccontando tutti i particolari della vicenda.