Condominio%2C+il+vicino+%C3%A8+un+accumulatore+seriale%2C+cosa+posso+fare%3F+Quando+ti+spetta+un+risarcimento
designmagit
/articolo/condominio-il-vicino-e-un-accumulatore-seriale-cosa-posso-fare-quando-ti-spetta-un-risarcimento/217851/amp/
Normative

Condominio, il vicino è un accumulatore seriale, cosa posso fare? Quando ti spetta un risarcimento

Ciò che qualcuno fa in casa sua è affare suo, potremmo dire. Ma la questione cambia quando si vive in un condominio. Un vicino potrebbe essere un accumulatore seriale e accumulare tante cose negli spazi comuni.

Ciò potrebbe configurare un danno al condominio stesso, il che potrebbe comportare addirittura il dover pagare un risarcimento a tutti. 

Quando spetta un risarcimento del danno da parte del vicino accumulatore seriale

Quando il vicino invade gli spazi comuni accumulando oggetti qui, può essere condannato a sgomberare l’area e a pagare un risarcimento cospicuo per l’occupazione illecita e pericolosa.

Lo ha stabilito il Tribunale di Firenze che, con la sentenza 1872/2025, ha condannato un accumulatore seriale non solo a liberare le aree condominiali invase dalle sue cose, ma anche a versare un risarcimento danni agli altri condomini. Questo perché degli spazi comuni erano stati occupati abusivamente, ledendo i diritti dei condomini e mettendo a rischio la sicurezza dell’edificio.

Quando spetta un risarcimento del danno da parte del vicino accumulatore seriale – designmag.it

Questo accumulatore seriale aveva ostruito con oggetti di ogni tipo (anche alimenti), diversi spazi comuni, impedendo l’accesso al pianerottolo, alle cantine, alla cabina elettrica e alla fossa extracorsa dell’ascensore. Il comportamento di questa persona aveva, per i condomini, superato ogni tollerabilità, configurando una vera e propria occupazione illegittima.

Di conseguenza, è stato chiamato a rimuovere tutti gli oggetti entro quindici giorni dalla notifica (con l’autorizzazione al condominio di provvedere direttamente a spese del convenuto in caso di inadempienza) e al pagamento di un risarcimento danni di oltre 4.000 euro per il mancato godimento degli spazi da parte degli altri residenti.

Questo proprio in virtù dell’articolo 1102 del Codice civile, che regola l’utilizzo dei beni in comproprietà. La legge e la giurisprudenza della Cassazione consentono ad un condomino di fare uso della cosa comune rispetto agli altri, a patto che vengano rispettati due limiti ovvero non alterare la destinazione d’uso del bene e non impedire agli altri di farne parimenti uso. Se però l’utilizzo intenso si trasforma in un’occupazione stabile che sottrae una porzione degli spazi comuni al godimento degli altri, si sconfina nell’occupazione abusiva, che può compromettere anche la sicurezza dell’edificio.

Oltre all’ordine di sgombero, quindi, l’accumulatore seriale è stato richiamato anche a risarcire un danno che è stato quantificato economicamente. La perdita patrimoniale degli altri condomini era tangibile poiché, pur pagando le spese, si sono visti privati della possibilità di usare parti comuni della propria proprietà. Il giudice ha stabilito la somma dovuta ricorrendo alla liquidazione “in via equitativa” fissandola a 3.800 euro (cifra poi rivalutata e maggiorata degli interessi, portando il totale a superare i 4.000 euro).

Valeria Scirpoli

Sono Valeria Scirpoli. Ho 32 anni e sono pugliese. Sono laureata in Economia e Commercio e in Marketing Management. Amo leggere ma soprattutto scrivere e da anni lavoro come copywriter, social media manager e articolista/blogger. Mi piace scrivere di tutto ma con una forte propensione per lifestyle, gossip, salute, viaggi, ambiente.

Published by