C'è una fuga di gas in casa? Non sottovalutare mai questi segnali: come intervenire-designmag.it
Il gas è una delle fonti di energia più utilizzate nei nostri appartamenti, sebbene in molti stiano cominciando a preferire l’elettricità, soprattutto perché più “green” e sostenibile. In ogni caso, molte abitazioni utilizzano ancora il gas per i fornelli della cucina, per la caldaia dell’acqua calda e anche per i riscaldamenti, sia utilizzando i termosifoni che varie stufe.
Il combustibile gassoso utilizzato per l’energia domestica è generalmente metano, che viene distribuito tramite la rete di tubazioni; a gestire la fornitura, prima una rete nazionale, poi varie a livello territoriale, col consumatore che ha comunque sempre il diritto di passare da un fornitore all’altro in base alle sue esigenze.
Detto che ci sono pro e contro sull’utilizzo del gas domestico sia per la cucina che per i riscaldamenti o l’acqua calda, chiunque lo abbia in casa deve fare attenzione alle perdite, perché qualsiasi tipo di errore potrebbe portare a conseguenze catastrofiche. Ecco perché non bisognerebbe mai trascurare alcuni segnali, perché potrebbero essere l’allarme per eventuali perdite; agire tempestivamente può davvero evitare il peggio.
Una fuga di gas all’interno dell’appartamento può portare a conseguenze catastrofiche, dal rischio esplosioni fino alla divampamento di incendi o ad intossicazioni tramite vie respiratorie; inutile dire che sono tutti casi assolutamente da scongiurare, e dunque da prevenire.
Riconoscere tempestivamente i segnali di una possibile fuga può farci intervenire prima che sorga il problema, evitando di mettere a rischio la nostra casa e l’incolumità dei suoi abitanti; nel caso in cui si senta un odore strano di gas, acre e simile a quello di uova marce, è necessario intervenire. Per legge, al gas metano deve essere aggiunta come additivo una sostanza che lo rende odoroso, così che i consumatori possano appunto percepire eventuali perdite
Oltre all’olfatto, torna molto utile anche l’udito: in caso si notino rumori insoliti dall’impianto, come sibili o fruscii provenienti dai tubi, è bene farli controllare. La perdita di gas implica un consumo di energia maggiore, proprio perché il gas si disperde e non viene utilizzato per la sua funzione: nel caso si notassero consumi anomali in bolletta, è il caso di controllare e sanare eventuali perdite.
Anche accusare sintomi fisici improvvisi come mal di testa, vertigini, sensazioni di stanchezza eccessiva o nausea potrebbero essere indicativi, perché sono tutti sintomi che possono esserci in concomitanza con un’esposizione prolungata al gas. Nel caso si abbiano dei dubbi, evitare assolutamente di toccare apparecchi elettrici e accendere o spegnere le luci, per evitare scintille; se possibile, chiudere la valvola principale del gas, uscire dall’abitazione e contattare i tecnici.