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Casa ricevuta in donazione, quanto devo pagarci di tasse? La verità sulle spese da affrontare

Il desiderio di tanti ragazzi e ragazze è comprare una casa, ma spesso questo sogno è difficile da realizzare. C’è quindi chi ha la fortuna di ottenerla in donazione magari dai nonni, dagli zii o dai genitori. In questo caso la legge è chiara: si pagano delle tasse in alcuni casi.

Vanno calcolate però diversamente a seconda ad esempio del valore dell’immobile e ci sono precise normative a seconda che la donazione avvenga in Italia o all’estero. Ecco cosa sapere.

Le tasse da pagare nella donazione di una casa

La donazione è un contratto a titolo gratuito con cui il proprietario di una casa ne trasferisce gratuitamente la proprietà ad un altro soggetto. È necessario formalizzare l’operazione con un atto pubblico dal notaio ed anche versare una serie di imposte.

Le tasse da pagare nella donazione di una casa – designmag.it

Infatti, sebbene la Legge n. 383/2001 abbia completamente detassato le donazioni di beni, titoli azionari, denaro o beni personali, bisogna pagare delle imposte sulle donazioni relative agli immobili. Si tratta di:

  • imposta ipotecaria, necessaria per trascrivere l’ipoteca nei registri immobiliari, l’aliquota è al 2% e deve essere calcolata sul valore catastale del bene o del maggiore valore che viene indicato all’interno del rogito
  • imposta catastale, serve per trascrivere il passaggio di proprietà nei pubblici registri, l’aliquota è pari all’1% del valore catastale o del maggiore valore che viene indicato all’interno dell’atto
  • imposta di donazione, deve essere versata solo e soltanto nel caso in cui l’immobile valga più di un milione di euro.

In particolare, si dovranno pagare:

  • imposta di donazione del 4% sul valore complessivo dell’immobile che eccede 1.000.000 euro, con il minimo di 200 euro;
  • imposta di registro pari al 2% del valore dell’immobile, con l’importo minimo da versare pari a 200 euro (equivale a 200 euro se per il donatario è la prima casa);
  • imposta ipotecaria al 2% del valore dell’immobile, con un importo minimo di 200 euro (equivale a 200 euro se è la prima casa);
  • imposta catastale dell’1% del valore dell’immobile, con importo minimo di 200 euro (sempre 200 euro se è prima casa per il donatario);
  • imposta di bollo di 230 euro;
  • tassa ipotecaria di 35 euro;
  • voltura catastale di 55 euro.

Si ricorda che il valore dell’immobile si calcola moltiplicando la rendita catastale con alcuni coefficienti, legati alla classe catastale dell’immobile (che vanno dalla A alla F), vale a dire:

  • 115,5 quando l’immobile viene adibito a prima casa
  • 126 per gli immobili di categoria A e C
  • 176,4 per gli immobili di categoria B
  • 63 per gli immobili di categoria A/10 e D

Infine, per quanto riguarda le donazioni di immobili all’estero, queste sono soggette all’imposta sulle successioni e donazioni, nel caso in cui un donante sia residente in Italia, e a nessuna imposta nel caso in cui il donante sia residente all’estero.

Flavia Scirpoli

Sono Flavia Lucia Scirpoli, ho 32 anni e vivo in Puglia. Dopo la laurea in Economia e Commercio e in Marketing Management, mi sono specializzata nel Copywriting. Mi piace scrivere e da diversi anni mi dedico alla redazione di articoli di gossip, lifestyle, economia, lavoro e attualità.

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