Casa ricevuta in donazione, quanto devo pagarci di tasse? La verità sulle spese da affrontare - designmag.it
Il desiderio di tanti ragazzi e ragazze è comprare una casa, ma spesso questo sogno è difficile da realizzare. C’è quindi chi ha la fortuna di ottenerla in donazione magari dai nonni, dagli zii o dai genitori. In questo caso la legge è chiara: si pagano delle tasse in alcuni casi.
Vanno calcolate però diversamente a seconda ad esempio del valore dell’immobile e ci sono precise normative a seconda che la donazione avvenga in Italia o all’estero. Ecco cosa sapere.
La donazione è un contratto a titolo gratuito con cui il proprietario di una casa ne trasferisce gratuitamente la proprietà ad un altro soggetto. È necessario formalizzare l’operazione con un atto pubblico dal notaio ed anche versare una serie di imposte.
Infatti, sebbene la Legge n. 383/2001 abbia completamente detassato le donazioni di beni, titoli azionari, denaro o beni personali, bisogna pagare delle imposte sulle donazioni relative agli immobili. Si tratta di:
In particolare, si dovranno pagare:
Si ricorda che il valore dell’immobile si calcola moltiplicando la rendita catastale con alcuni coefficienti, legati alla classe catastale dell’immobile (che vanno dalla A alla F), vale a dire:
Infine, per quanto riguarda le donazioni di immobili all’estero, queste sono soggette all’imposta sulle successioni e donazioni, nel caso in cui un donante sia residente in Italia, e a nessuna imposta nel caso in cui il donante sia residente all’estero.