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News e curiosità

Basta un piccolo cambio nella pressione dell’acqua e la bolletta esplode: il test che devi sempre fare a casa

Il caro bollette è chiaramente uno dei problemi di maggior diffusione, e uno dei problemi ai quali si cercano sempre delle soluzioni. Spesso anche molto complicate da mettere in atto. Ma non è il nostro caso. Noi oggi ti vogliamo svelare qualcosa di facile, semplice e super attuabili in casa.

Gli esperti ricordano spesso della relazione tra gestione della casa e delle abitudini, e le spese che gravano a fine mese sulla famiglia. In poche parole, avere alcune accortezze può aiutare a risparmiare sulle bollette, in questo modo sia noi che il nostro portafoglio possiamo tirare un respiro di sollievo alla fine del mese.

Pressione dell’acqua e bollette: il test che dovresti fare

Sarà capitato a tutti che in casa, aprendo i rubinetti, ci si trovi con una pressione dell’acqua troppo forte o al contrario troppo debole. L’acqua esce quindi troppo poco, oppure al contrario aprendo il rubinetto si rischia di farsi una doccia! Questi cambiamenti e variazioni della pressione però, dovrebbero essere monitorati.

Pressione dell’acqua e bollette: il test che dovresti fare – designmag.it

I fattori che provocano un cambio della pressione dell’acqua possono essere diversi, da problemi alla rete idrica del comune di appartenenza a quelli dell’impianto dell’acqua all’interno della casa – come ad esempio tubazioni vecchie, guasti alle valvole o ostruzioni dovuti al calcare. In alcune zone nei momenti di punta come in estate, la pressione dell’acqua potrebbe risentire del troppo utilizzo.

I cosiddetti “colpi d’ariete” sono il segnale di una pressione dell’acqua troppo alta: rumori secchi nelle tubature dovuti a sbalzi improvvisi che possono portare ad altri problemi come perdite inaspettate in raccordi e giunture o guasti a elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie.

Gli esperti consigliano di controllare, magari con un manometro all’ingresso dell’impianto che può confermare il problema: valori sopra i 3,5 bar indicano la necessità di intervenire. Aumentando il consumo idrico, aumenta anche la bolletta. 

Al contrario, una pressione bassa si riconosce dal flusso d’acqua lento, discontinuo o instabile, e l’utilizzo contemporaneo di più rubinetti può bloccare il flusso, e la caldaia potrebbe non accendersi per mancanza di pressione. Nelle case a più piani, il problema è spesso più forte ai piani alti.

Una pressione insufficiente non solo danneggia la caldaia, compromettendo la produzione di acqua calda, ma l’impianto, lavorando in sottopressione, subisce uno stress maggiore che favorisce incrostazioni e depositi. La regolazione della pressione spesso si risolve agendo sul riduttore di pressione installato all’ingresso dell’impianto, una valvola che permette di aumentare o diminuire la pressione manualmente.

Se la pressione è bassa, si possono controllare il funzionamento dell’autoclave e pulire filtri e aeratori ostruiti dal calcare. In casi più complessi, potrebbe essere necessaria la sostituzione del pressostato o la revisione della pompa. In generale, che siano problemi di pressione alta o bassa, anche al fine di non pesare sulla bolletta, è consigliabile rivolgersi ad un idraulico qualificato.

Zarina Chiarenza

Romana, classe ’74. Laureata in lingue, certificata in CoachingbyValues. Mi piace scrivere e raccontare storie. Il mio più grande pregio: sono del segno della Vergine. Il mio più grande difetto: sono del segno della Vergine. Il mio motto: “Lascia sempre spazio per il dolce”.

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