Proprio alcune zone sono cruciali, come ad esempio quella del lavandino. Qui bisogna preferire una tonalità vivace ma che ricordi la luce naturale, e soprattutto che non crei zone d’ombra nell’area circostante.
Passando alla zona della vasca o della doccia, il consiglio è quello di scegliere una luce soffusa, che regala relax e sensazione di benessere. Di contrasto, si possono indirizzare dei fasci di luce, magari coi faretti, in angoli di cui si desidera enfatizzare l’importanza.
Proprio riguardo ai faretti, questi sono perfetti per l’illuminazione generale della stanza. Si inseriscono nel cartongesso e non sono ingombranti come le plafoniere o le applique. Posizionati in modo strategico renderanno la stanza illuminata in maniera coerente e uniforme, e con una spesa minima si può realizzare un impianto completo. Inoltre i faretti si adattano a moltissimi stili d’arredamento.
Se però, di contro, il bagno cieco dispone di un soffitto alto, allora la scelta ideale è quella di un lampadario, che si potrà allestire nello stile preferito: vintage, retrò, ultramoderno o classico.
In generale, comunque, la soluzione migliore è rappresentata dalle luci a Led, che si possono inserire facilmente nelle zone più adatte, in modo discreto e altamente funzionale.
Non dimentichiamoci che oltre all’illuminazione possiamo giocare in modi praticamente infiniti con gli specchi. Questi notoriamente sono in grado di rendere la stanza più grande e inoltre possono enfatizzare la luce diffusa dalle lampade scelte. E anzi, esistono numerose tipologie di specchi con illuminazione incorporata a Led, che sono perfetti per risolvere qualsiasi esigenza in un bagno cieco.