Pixel su divani e sedie by Cristian Zuzunaga

Dal genio di un giovane designer appassionato del mondo del digitale, Cristian Zuzunaga, è nata una collaborazione con tre grandi e famose aziende Kvadrat, Moroso e Ligne Roset con le quali l'artista ha realizzato una serie di sedute, nell specifico divani e sedie, con una curiosa stampa a piccoli quadrati colorati che riproduce fedelmente i pixel che vanno a comporre i nostri schermi del pc o della televisione

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Foto Shutterstock | Photographee.eu

divani stampa pixel by cristian zuzunaga

 
Il design moderno a volte può mettere a dura prova il nostro senso dell’immaginazione e dell’estetica, ci sono infatti molti artisti che producono opere, accessori, complementi d’arredo o arredamenti davvero curiosi ed insoliti che con fatica riusciamo bene a collocare all’interno della nostra casa. Esistono però numerosi designer in grado di rendere un vaso o un divano un vero e proprio gioiello del design con particolari e decori davvero interessanti ed intriganti.

A questo proposito oggi vi voglio presentare una curiosa stampa proposta da un famoso designer nato a Barcellona ma poi trapiantato a Londra per ragioni di studio: Cristian Zuzunaga. Si tratta di un artista che da sempre ama l’arte astratta e, a partire da questo suo amore, ha realizzato un’intera linea di capi d’abbigliamento da uomo basata solo ed esclusivamente sul tema del pixel che, secondo questo talento, è l’icona del nostro tempo.
 
A partire da questo concetto è poi nata anche una grande collaborazione con alcuni noti marchi del mondo dell’arredamento e dei complementi d’arredo: Kvadrat, Moroso e Ligne Roset i quali hanno pensato bene di abbandonarsi nelle mani dell’artista al fine di creare nuovi concetti di sedute dal design innovativo ed avvenieristico.
 
Si tratta di sedute, nello specifico divani e sedie, che riproducono fedelmente i famosi pixel, quadratini colorati che ad esempio compongono lo schermo del nostro computer o del nostro televisore. Una stampa davvero originale che gioca molto sull’accostamento del colore e delle forme al fine di creare un piccolo puzzle virtuale, un motivo che viene poi associato ad un design semplice ed essenziale che contribuisce ad esaltare ancora di più la fantasia “pixeliana” del giovane artista spagnolo.