Un interior design informale e divertente per gli uffici Lego

Il modo migliore per rilassarsi anche quando si sta lavorando è quello di costruire uno spazio informale, versatile e anche divertente, è quello que devono aver pensato i designers Rosan Bosch e Rune Fjord quando hanno realizzato nel 2010 gli uffici per il marchio danese Lego

Il modo migliore per rilassarsi anche quando si sta lavorando è quello di costruire un interior design informale, versatile e divertente, è quello que devono aver pensato i designers Rosan Bosch e Rune Fjord quando hanno realizzato nel 2010 gli uffici per il marchio danese Lego. Si tratta di un open space con tavoli, grandi contenitori verticali e un bar, poi ci sono otto sale riunioni in vetro su un primo piano mezzanino che avvolge il perimetro dell’edificio. Le aree lounge sono sparse tra le workstation dove si può ‘giocare’ con il Lego fin quando si vuole: infatti qui come in nessun altro posto i valori ‘divertimento’, ‘creatività & innovazione’,’immaginazione’ e ‘sostenibilità’ sono base del lavoro professionale e lo spazio riflette proprio questi valori.

Al fine di creare un design che corrisponda all’idea di concentrarsi sul gioco, per dare libero sfogo alla fantasia, i progettisti hanno pensato gli spazi in maniera tale che fossero accoglienti, sia per i materiali che per i colori, così è molto utilizzato il legno, dipinto o al naturale come nell’area ristorazione oppure gli imbottiti come nelle workstations mentre il colore sta un pò ovunque, ad esempio nelle sale riunione, ogn’ una con la propria tonalità.

In generale è usato parecchio anche il bianco, negli scaffali e nei contenitori, per fare da contrasto al colore dei mattoncini.

Poi, se bisogna scendere al piano terra dalle sale riunioni c’ è un bello scivolo in metallo a facilitare il compito, niente scale, non sono molto divertenti quelle!

Un altro aspetto positivo del progetto d’interior è quello del gioco con le dimensioni degli oggetti: a volte si ha l’impressione di trovarsi in uno spazio disegnato per giganti perchè giocare con la percezione e la scala dimensionale rientra nella filosofia del marchio.

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Parole di Sergio Romeo