Sottovalutare il salone Satellite? è lì che vedrete le idee più innovative

Il peggior errore che si possa fare visitando il Salone del Mobile di Milano è quello di sottovalutare il Salone Satellite

Il peggior errore che si possa fare visitando il Salone del Mobile di Milano è quello di sottovalutare il Salone Satellite. Lo sò che sarete certamente stanchi di volare da un padiglione all’altro della fiera di Rho ma è al Satellite che incontrerete le promesse del design di domani. E’ lì che vedrete le idee più innovative e artigianali al tempo stesso perchè quei designers sono destinati a ricoprire, prima o poi, le pagine delle riviste di settore. Vengono da tutto il mondo e portano con sè prodotti in larga parte eccellenti, in cerca di un brand o indipendenti. Un esempio è il young designer praghese Jan Plechàc che dedica la sua collezione di sedute per esterni alle icone del design.

Le poltrone sono realizzate in tondini di metallo nero e riproducono le silhouette delle sedie dei maestri del design: se l’idea è semplice la realizzazione di certo non lo è altrettanto perchè necessita di una progettazione accurata, sia per la riverenza verso i mastri, sia dal punto di vista costruttivo. Le poltrone stupiscono grazie all’ effetto readymade ma anche per la leggerezza eterea degli oggetti che sembrano usciti da un foglio di carta come fossero semplici disegni, è il caso di dirlo, “al fil di ferro”.

Il giovane promette bene, l’intuizione è quella semplice del buon design, lavorando sul limite di arredo per interni o esterni: l ‘idea nasce dalla moderna digitalizzazione che porta al disegno dei volumi per mezzo di mashes e superfici indicate per mezzo di linee di contorno.

Gli oggetti sono già conclusi in sè stessi, perfetti, ma se volete, potete aggiungere un paio di cuscini e il gioco è fatto: avrete una collezione d’autore unica.

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Parole di Sergio Romeo