Ronan ed Erwan Bouroullec e i progetti al di fuori dei vincoli con le imprese

Per Ronan ed Erwan Bouroullec, in collaborazione con gallerie Kero di Parigi hanno avuto l’opportunità di progettare al di fuori dei vincoliche caratterizzano il loro consueto rapporto con le imprese

[galleria id=”4427″]Per Ronan ed Erwan Bouroullec, in collaborazione con gallerie Kero di Parigi hanno avuto l’opportunità di progettare al di fuori dei vincoli che caratterizzano il loro consueto rapporto con le imprese. Hanno dato sfogo al desiderio di andare “sopra le righe” con oggetti lontani dalle tipologie esistenti e le convenzioni. I progetti presenti in galleria sono quattro, di uno abbiamo già parlato, un bel paravento di stoffa. Un tavolino lunge è stato realizzato in poliestere stampato in forma di monoliti piatti: il loro aspetto bianco e irreale li fa sembrare come banchi di ghiaccio galleggianti.

Un divano è costituito da una scatola nera, un parallelepipedo elementare che ci fa interrogare sulla vera natura dell’oggetto. Non si capisce se si tratti di un divano o una nicchia ma una catasta di copertine fa capire che si tratta di un luogo di conforto, un rifugio per il riposo e rifugio. Impressionante per le dimensioni, il parallelepipedo contiene uno schermo che è un muro di tessuto. Si viene sedotti da questo patch astratto di lana, geometrico e colorato.

Questi oggetti non costituiscono una collezione perchè sono stati tutti progettati in tempi diversi ma la mano dei fratelli Bouroullec è riconoscibilissima per la continuità dei temi come quello del tessuto, non solo decorativo, oltre a quello dei volumi puri.

Infatti, gli oggetti in mostra rappresentano la costante ricerca dei fratelli Bouroullec nella nozione di “qualità dell’atmosfera” e l’uso di tessuto è una risposta. In questo caso, si tratta il tessuto è un veicolo per il colore, e le superfici trapuntate ricordano le composizioni dell’artista Serge Poliakoff.

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