Ron Arad e l’intenzione di tracciare le direttrici per l’albergo del futuro

Ron Arad ha progettato lo spazio del settimo piano dell'hotel Puerta America: lo ha fatto in maniera affascinante con l'intenzione di tracciare le direttrici su come dovrà essere l’albergo del futuro, uno spazio sinuoso, a misura d'uomo, con grande attenzione per i dettagli

[galleria id=”4923″]Ron Arad ha progettato lo spazio del settimo piano dell’hotel Puerta America: lo ha fatto in maniera affascinante con l’intenzione di tracciare le direttrici su come dovrà essere l’albergo del futuro, uno spazio sinuoso, a misura d’uomo, con grande attenzione per i dettagli. Le forme tondeggianti e sinuose, tamto tipiche del lavoro di Arad, le troviamo già nella lobby, dove si trova un divano circolare fatto con fibra di vetro riflettente, schiuma ed Alcantara grigia antracite. Alle pareti sono appesi grandi schermi LCD e il pavimento è in resina elastica con il soffitto che si ricurva verso il basso accogliendo l’ospite.

Nelle stanze di questo livello, una parete ricurva e continua bianca (in alcuni casi rosso intenso), divide i diversi ambienti: day e night. Così, a partire dall’ingresso si scoprono prima un corridoio, poi il letto, dopo il bagno, il lavabo, il gabinetto.

Il letto è cirolare, prodotto da Capellini e si trova al centro dello spazio: la spalliera è saldata direttamente alla parete e permette di creare quella sensazione di spazio continuo che distingue il designer. Il televisore è uno schermo che si dispiega dal soffitto.

Il bagno è uno spazio ultramoderno e tecnologico, dominato da materiali come l’acciaio e il cristallo. Le sedie della scrivania sono le Fantastic Plastic Elastic, di Arad per la firma Kartell, che sostenne il lancio di questo designer all’inizio della sua carriera, fin dalla libreria bookworm: loro seducente sinuosità invita a sedersi, in assoluto relax, per prendere parte a un concetto diverso di design, accogliente.

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