Installazioni al Fuorisalone 2011: Ingo Mauer alla Statale

Dato per certo che la Statale era una delle migliori location del Fuorisalone milanese 2011, oltre che le opere disposte nel grande cortile centrale, bisognava dare un occhiata anche tante altre installazioni, meritevoli di una visita, non fosse altro per il fatto di destare curiosità

Dato per certo che la Statale era una delle migliori location del Fuorisalone milanese 2011, oltre che le opere disposte nel grande cortile centrale, bisognava dare un occhiata anche tante altre installazioni, meritevoli di una visita, non fosse altro per il fatto di destare curiosità. Così è avvenuto per ‘installazione che ha visto la collaborazione di Ingo Mauer, maestro nell’ illuminazione anticonvenzionale dal sapore artistico ed onirico, col colosso energetico Enel. Il designer ha costruito una casetta iconica, parallelepipedo con tetto a falde, con le pareti inclinate come da una fortissima raffica di vento. Un paletto piantato a terra e un cavo teso le impedivano di spiccare il volo.

Costruita con tavole di legno annerito su una piattaforma di legno non troppo alta, la casetta risultava forata da finestre anch’ esse inclinate. Dall’ interno traspariva solo una luce rosso denso e a cadenza regolare di pochi minuti, una macchina nascosta riempiva la stanza di fumo che si disperdeva all’esterno per tutto il cortile del Fuorisalone.
 
L’interno della cabina, dipinto di rosso, suggerisce, secondo il designer Mauer, l’urgenza e la potenza del fuoco mentre le aperture incassate nel pavimento, che erano dipinte di verde brillante, aggiungono contrasto al pezzo.
 
Una volta sporti dalle finestre, dopo il richiamo del fumo, si vedeva appeso al soffitto un grosso pendolo argentato che oscillava da un lato all’altro della stanza alternando il tempo del fuoco e fiamme a quello della calma.
 
Questa scansione del tempo si rifletteva sia sullo spazio che sui suoi visitatori incuriositi, che quindi, interiorizzavano la struttura.

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Parole di Sergio Romeo