Gli arredi urbani di Martino Gamper per le Olimpiadi 2012 a Londra

Parlano l’italiano di Martino Gamper gli arredi urbani che segneranno l’itinerario londinese verso l’Olympic Park, che ospita molti degli impianti sportivi realizzati per accogliere le gare delle prossime Olimpiadi 2012

[galleria id=”5143″]Parlano l’italiano di Martino Gamper gli arredi urbani che segneranno l’itinerario londinese verso l’Olympic Park, che ospita molti degli impianti sportivi realizzati per accogliere le gare delle prossime Olimpiadi 2012 a Londra. Le aree meno turistiche della città godranno del risultato cui il designer lavora da anni: si chiama ‘Bench to Bench‘ e propone una serie di sedute in materiali riciclati. Questi di pezzi di street furniture sono stati commissionati dalla London Thames Gateway Development Corporation (Ltgdc) con l’obiettivo di dimostrare che l’arte e il design possono giocare un ruolo importante nello sviluppo sociale ed economico di una metropoli.

La stessa Ltgdc, infatti, è nata con lo scopo di valorizzare e rilanciare una delle aree più depresse della capitale inglese, quella a est del Tamigi Victoria Park e Hackney Wick, due quartieri separati dal fiume, ma soprattutto da profonde differenze economiche e sociali.

Se l’archistar irachena Zaha Hadid ha progettato l’Aquatics Centre destinato alle gare di nuoto, aveva contribuito alla riqualificazione del parco, la firma italiana si muove sul territorio.

Panchine e sgabelli di Gamper puntellano l’itinerario verso gli impianti, così sarà possibile leggere un libro, sorseggiare una bibita o semplicemente godersi il paesaggio urbano, accoccolati su una di queste sedute per mitigare le profonde differenze sociali che caratterizzano l’area.

Il progetto Bench to Bench, grazie al suo ecodesign, è in linea con altri interventi come per il monumento simbolo della capitale britannica, il Tower Bridge, che è interessato da una ristruturazione in chiave green.

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