Driade: prodotti e pezzi cult che anticipano le tendenze

Driade è un laboratorio estetico che sin dall' inizio collabora con designer capaci di anticipare nuove linee di ricerca e di tendenza

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Nata nel ’68 a Fossadello di Caorso in provincia di Piacenza, in un epoca in cui si sviluppavano le tendenze che avrebbero caratterizzato il XX secolo, Driade è un “laboratorio estetico” che sin dall’ inizio collabora con designer capaci di anticipare nuove linee di ricerca e di tendenza. Antonia Astori, Nanda Vigo, Enzo Mari, Philippe Starck, Oscar Tusquets, Borek Sipek, Tokjujn Yoshioka, Kazuyo Sejima, Ron Arad, Xie Dong, Mann Singh e tanti altri, sono i nomi che hanno dato fama e gloria a Driade in più di quarant’anni di storia. Con un nome carico di suggestioni che riecheggiano la mitologia greca, Driade produce pezzi di design liberi di creare suggestioni e portare la gioia che deriva dalla bellezza e dall’arte, in ogni luogo.

Driade: prodotti e pezzi cult che anticipano le tendenze

Fondata da Enrico e Antonia Astori con Adelaide Acerbi, l’azienda prende corpo in un team creativo familiare, dove i tre protagonisti hanno dato vita a quella che oggi i libri di storia del design definiscono “un’industria d’autore” che produce arredi e complementi d’arredo di design per la zona giorno e la zona notte, che includono centinaia di pezzi, tra cui sedie, divani, mobili contenitori, letti, cucine, poltrone, vasi, argenti, vetri, specchi, tappeti, lampadari, tavoli e tavolini, che si articolano in quattro marchi: Driade – La filosofia dell’abitare, Driadechef – La cultura del cucinare, Driadestore – La casa leggera, e Driadekosmo – Il mondo degli oggetti.

Ad Antonia Astori si deve la progettazione del sistema Oikos negli anni Sessanta: pannelli limpidi e lineari in grado di organizzare gli spazi domestici all’insegna di una fruibilità leggera e aperta. La curiosità e l’eclettismo di Enrico Astori ha invece costruito la rete di relazioni con gli architetti, artisti e designer che hanno aiutato Driade a diventare una fucina di idee e grandi progetti. Adelaide Acerbi si è invece occupata di comunicare al mondo la filosofia dell’azienda, inducendo la conservatrice borghesia italiana ad accogliere i mobili moderni nelle proprie case. Oggi ai vertici di Driade compare la seconda generazione della famiglia, che continua a proiettare l’immaginazione verso nuovi scenari creativi.

Driade propone una filosofia dell’abitare ispirata all’eclettismo e all’incontro e contaminazione fra culture, nella convinzione che la curiosità e la sorpresa rappresentino il senso ultimo dell’epoca in cui viviamo. Grazie alla collaborazione con designer capaci di anticipare nuove tendenze, e a valori quali la famiglia, la cultura e gusto italiano, l’azienda emiliana ha ottenuto vari riconoscimenti in tutto il mondo.

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