45 Design: il memory game dedicato agli appassionati di design

Si chiama 45 Design il memory game dedicato agli appassionati di design, un gioco progettato per conoscere, riconoscere e ricordare 45 'must' del design che non potete dineticare: gli oggetti d’arredo più famosi progettati dai grandi maestri dagli esordi al 1981, icone intramontabili di cui se ne vorrebbe in casa almeno un esemplare

gioco memory design

gioco memory designSi chiama 45 Design il memory game dedicato agli appassionati di design, un gioco progettato per conoscere, riconoscere e ricordare 45 ‘must’ del design che non potete dineticare: gli oggetti d’arredo più famosi progettati dai grandi maestri dagli esordi al 1981, icone intramontabili di cui se ne vorrebbe in casa almeno un esemplare. Un brain trainer utile oltre che divertente disegnato dall’architetto Daniela Galassi.

45 Design sembra un normale memory game in cui ciascun giocatore scopre due carte cercando la carta gemella: e memorizzando la posizione delle carte già scoperte e contando su una certa dose di fortuna, totalizza punti ogni volta che trova la coppia ma c’ è anche qualcosa di nuovo: al gioco è abbinato un bugiardino contenente il nome dell’oggetto, il suo designer, chi lo ha prodotto e l’anno di progettazione perciò sarà molto facile memorizzare gli oggetti ed i relativi dati.

Noi di Design Mag l’abbiamo provato per voi e apprezzato tanto da consigliarvelo, attualmente il gioco è da Feltrinelli on line, al Museo Vitra, Triennale bookshop, la Rinascente, Moroni Gomma, Armani libri, Libreria corso como, da Corraini e presto anche al Pompidou a Parigi.

Daniela Galassi è architetto, appassionata di design, insegna interior design per allievi giovani e non, che hanno grosse difficoltà a ricordarsi i nomi. Nasce così il gioco, il prototipo e poi l’auto produzione: un procedimento difficile, che ha necessitato l’aiuto di un’amica per andare in porto, Giovanna Castiglioni, conosciuta alla Fondazione Achille Castiglioni. Così, davanti a un caffè, con la Signora Irma, moglie del maestro, hanno vagliato la possibilità di chiedere i diritti per lo sfruttamento delle immagini e messo in moto una macchina che ha fatto con successo il giro del mondo.

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Parole di Sergio Romeo